Brescia escluso dalla Serie C: la decisione di Massimo Cellino

Il Brescia fuori dalla Serie C dopo la scelta di Cellino. Ricordi di Carletto Mazzone e legami con l'Ascoli.

di MASSIMILIANO MARIOTTI
8 giugno 2025
Carletto Mazzone

Carletto Mazzone

La scadenza dei termini previsti per inviare le domande di iscrizione ai tre massimi campionati professionistici nazionali ogni anno purtroppo finisce per mietere vittime illustri del calcio italiano. Soprattutto in serie C. Quest’anno a pagare in maniera eclatante è stato il Brescia dopo la controversa decisione presa dal coriaceo patron Massimo Cellino che di fatto ha staccato senza pietà la spina dinanzi ai 114 anni di storia della società lombarda. Tante le occasioni che nel corso degli anni hanno visto lo storico club lombardo incrociare la strada dell’Ascoli e condividere personaggi poi capaci di diventare protagonisti in entrambe le squadre. Su tutti spicca chiaramente l’indimenticabile Carletto Mazzone, prima giocatore e poi autore in qualità di allenatore della leggendaria scalata dalla C fino alla prima indimenticabile serie A in tandem col presidentissimo Costantino Rozzi. ‘Sor Magara’ resta il più grande tecnico italiano di tutti i tempi grazie al suo imbattibile record di 795 panchine in massima serie. Il tecnico, oltre alle cento torri, è stato particolarmente apprezzato nelle tante piazze che lo hanno visto all’opera. Compreso il Brescia dove allenò dal 2000 al 2003 creando una meravigliosa sintonia con il divin codino Roberto Baggio e tanti altri campioni. Iconica la corsa sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta nel derby pareggiato 3-3 il 30 settembre 2001. Su quella stessa panchina alcuni anni dopo arriverà Beppe Iachini con il suo vice Giuseppe Carillo, altre due colonne portanti di quel Picchio rapace che in A seppe mettere i bastoni tra le ruote alle potenze del calcio italiano. Ascoli e Brescia hanno condiviso anche altri nomi importanti come quelli di Nedo Sonetti, Ivo Iaconi che chiuse la carriera proprio con le Rondinelle, Serse Cosmi, Davide Dionigi e Adelio Moro. Tra i calciatori che nel corso della propria carriera hanno avuto l’onore di indossare entrambe le casacce ci sono invece Micillo, Leali, Viviano, Pergolizzi, Zanoncelli, Luzardi, Sussi, Pisano, Domizzi, Paci, Binotto, Bono, Guana, Cordova, Di Biagio, Kupisz, Cavion, Morosini, H’Maidat, Ninkovic, Tremolada, Maniero, Passiatore, Bruno, Del Vecchio, Pablo Rodriguez, Juan Antonio, Feczesin, Bajic, Marsura.

mas.mar.

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