Caos Brescia, la possibile fusione divide

Colpo di scena in casa Brescia. Nelle ultime ore Massimo Cellino avrebbe rivalutato la possibilità di presentare la domanda di...

di MASSIMILIANO MARIOTTI
21 giugno 2025
Massimo Cellino

Massimo Cellino

Colpo di scena in casa Brescia. Nelle ultime ore Massimo Cellino avrebbe rivalutato la possibilità di presentare la domanda di iscrizione per il campionato di serie C. A sorpresa nella giornata di ieri è emersa l’intenzione del patron del club lombardo di presentare comunque la domanda d’iscrizione alla terza serie, sfruttando una deroga concessa dalla Figc per i club coinvolti nei playout tra serie B e C. Il termine per completare la procedura ora è stato fissato per il 24 giugno, ma si potrebbe trattare di una mossa che difficilmente sarebbe in grado di produrre effetti concreti. Il mancato pagamento degli stipendi entro il 6 giugno e l’assenza della fideiussione obbligatoria di fatto rendono infatti la domanda del Brescia inammissibile. Anche se la stessa venisse formalmente presentata. Ora la Figc si esprimerà ufficialmente il prossimo 26 giugno, ma la bocciatura sembrerebbe scontata. In questo caso però a beneficiarne sarebbe il Ravenna. Società che potrebbe essere ripescata in serie C proprio al posto delle Rondinelle. In questo caso invece a farne le spese sarebbe il Caldiero Terme, squadra retrocessa sul campo ma prima nella lista dell’elenco relativo alle riammissioni. Dall’altro lato Giuseppe Pasini, presidente della Feralpisalò sta proseguendo il lavoro per condurre in porto la possibilità di realizzare una fusione proprio con il Brescia. A commentare il matrimonio a TvPlay è stato anche l’ex bianconero Viviano: "Se il Brescia arriverà alla fusione, farà 6 al Superenalotto. Pasini è una persona seria e competente e fattura 2 miliardi di euro l’anno". La possibile soluzione però ha generato divisioni su ambo i fronti. Nei giorni scorsi una trentina di ultras gardesani hanno deciso di marciare in maniera pacifica nel centro storico di Salò per dire no al trasferimento del club a Brescia con la contestuale conseguenza che vedrebbe la squadra scendere in campo al Rigamonti. Dall’altro lato anche la tifoseria bresciana avrebbe mostrato un certo dissenso attraverso un comunicato: "Qualche anno fa Pasini fu insultato pesantemente per non avere dato un contributo alla salvezza del Brescia...Se si vuole ripartire senza perdere la categoria guadagnata da Cellino, lo si potrà fare solo spazzando via la storia centenaria del Brescia Calcio".

mas.mar.

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