Consiglio federale. Ufficializzata esclusione Spal
I vertici della federcalcio hanno dovuto affrontare i casi spinosi.

Curva della tifoseria dell'Ascoli
Le questioni scottanti relative al prossimo campionato di serie C finite sul tavolo del Consiglio federale sono entrate nel vivo a Roma nella giornata di ieri, quando i vertici della federcalcio hanno dovuto affrontare le questioni legate alle mancate concessioni delle licenze nazionali. Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori intorno alle 13,30 alla presenza dei consiglieri Simonelli, Campoccia (Lega serie A), Bedin, Carnevali (Lega B), Marani, Sebastiani (Lega Pro), Abete, Bazzera, Ortolano, Pedrazzini, Fantazzini, Tambaro (Lega nazionale Dilettanti) e di tutti gli altri partecipanti in rappresentanza delle componenti del sistema calcistico nazionale.
Nel corso della seduta è avvenuto l’esame dei ricorsi presentati avverso la non concessione delle licenze nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2025-26. In attesa della formalizzazione delle domande di iscrizione delle società di serie B alle quali è stato concesso un termine differito (Brescia, Frosinone, Salernitana e Sampdoria), e preso atto dell’istruttoria della Covisoc con rinuncia al ricorso da parte della Spal, il Consiglio federale ha deliberato la mancata concessione della licenza nazionale al club ferrarese. Conseguentemente, si rende disponibile un ripescaggio per il prossimo campionato di serie C. Posto vacante che va ad aggiungersi all’altro venuto in essere a seguito dell’avvio della procedura di liquidazione giudiziale della Lucchese.
"Abbiamo preso atto delle comunicazioni della Covisoc e oltre al posto vacante lasciato dalla Lucchese ci sarà posto per almeno un ripescaggio - ha dichiarato il presidente Figc Gravina -. Se sarà avanzata apposita domanda potremmo avere una quarta seconda squadra in serie C. So che c’è un interesse dell’Inter. Avranno tempo fino al 18 luglio".
Tra le varie questioni trattate c’è stata anche quella legata alla figura del dirigente arbitro. Proprio la Figc ha deciso di avviare uno studio per la sua introduzione al fine di promuovere la cultura del rispetto delle regole e contrastare i fenomeni di violenza. "Questo percorso lo abbiamo voluto condividere con l’Aia e Lnd – prosegue -. Parliamo della figura del cosiddetto arbitro del club, come già avviene in Francia. Si potranno formare così dirigenti in grado di arbitrare nei primi livelli del calcio dilettantistico, promuovendo fin dal principio il rispetto delle regole".
Infine si è parlato anche del decreto sport nel quale dovrebbe essere inserita la nuova figura del commissario per gli stadi.
mas.mar.
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