Così l’Ascoli ha ritrovato fiducia. E sul mercato caccia ai rinforzi

Il nuovo ds Sforzini cercherà di chiudere con Gasbarro della Lucchese e Palmieri della Carrarese

di MASSIMILIANO MARIOTTI
2 febbraio 2025
Mirko Cudini (. La Bolognese

Mirko Cudini (. La Bolognese

L’esordio vincente di Cudini ha permesso all’Ascoli di ritrovare quella serenità giusta per provare a tracciare una strada che possa consentire alla squadra di lavorare, da qui alla fine della stagione, verso il raggiungimento di un obiettivo ben preciso. I tre punti portati a casa venerdì sera hanno prima di tutto consentito al gruppo di spezzare il digiuno e far registrare il primo successo sia del girone di ritorno del Picchio che del proprio 2025. Il modo con cui i bianconeri hanno messo sotto il Carpi per 2-1 ha convinto per la mole di occasioni create e per i pochi pericoli concessi. Al di là dei centri assestati dai centrocampisti Varone e Carpani, infatti sono state numerose le palle gol prodotte. L’aspetto che però ha generato maggiori sensazioni positive è stato l’atteggiamento tattico e mentale della squadra. Il ritorno al 4-3-3, che avevamo visto nel primo scorcio di campionato con Carrera, ha permesso di avere maggior compattezza ed equilibrio tra i reparti. "Le sensazioni avute sono state positive – il commento di Cudini nel post gara –. Sento una grossa responsabilità. Rientrare qui in un’altra veste è un orgoglio ma, allo stesso tempo, anche una responsabilità grandissima. Avevo visto la squadra e ho scelto il 4-3-3 perché credo che questa sia la veste adatta per mettere i giocatori nel proprio ruolo. Mi è piaciuta la voglia e la determinazione di portare a casa la vittoria. Sotto altri aspetti invece dobbiamo migliorare". Con soltanto pochi giorni di lavoro il nuovo timoniere del Picchio ha saputo toccare le corde giuste senza sovraccaricare troppo la testa dei giocatori con eccessivi principi. Pochi concetti di gioco e ben precisi per mettere in campo un undici pratico e pronto a sorprendere le linee avversarie con tanti inserimenti da dietro. In mediana la presenza di un terzetto ha visto un miglioramento dal punto di vista dell’aggressività, ma anche sotto quello del palleggio e dello sviluppo della manovra. Sotto quest’ultimo aspetto spesso si era finiti per fare tanta fatica. In attacco la scelta di un solo terminale offensivo consentirà agli interpreti presenti in rosa di esprimersi al meglio. Il problema pronto a riproporsi però sarà il dilemma su chi, fra Corazza e Forte, sarà destinato a finire in panchina. Sempre che lo squalo non venga ceduto nelle ultime ore di mercato. Negli ultimi giorni a mostrare interesse per lo squalo sarebbe stata la Triestina.

In queste ultime ore di mercato il nuovo direttore sportivo Sforzini cercherà di concludere la sessione invernale con qualche altra operazione in entrata. In difesa si sta cercando di capire se si riuscirà a favorire l’ingresso di Gasbarro dalla Lucchese, mentre a centrocampo il profilo sul quale l’Ascoli ha messo gli occhi è quello di Palmieri della Carrarese. Su entrambi si sta cercando di ragionare per un trasferimento a titolo definitivo.

Massimiliano Mariotti

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