Forte fa ricorso e cerca lo sconto. L’Ascoli spera di poterlo riavere
Caso scommesse: la sensazione è che per lo squalo potrebbero arrivare buone notizie dall’Appello .
Nuovi risvolti sul famoso caso scommesse che ha visto coinvolto l’attaccante Francesco Forte dell’Ascoli. I legali del centravanti del Picchio e di Christian Pastina, l’altro dei quattro giocatori coinvolti nella vicenda, negli ultimi giorni hanno deciso di ricorrere dinanzi alla Corte federale d’Appello per cercare di far valere le ragioni dei propri assistiti. Lo stesso ricorso è stato avanzato anche dalla Procura federale per contestare la sentenza di proscioglimento pronunciata nei confronti degli altri due giocatori: Gaetano Letizia ed Enrico Brignola per i quali erano stati rispettivamente chiesti 3 anni e 6 mesi nonché 3 anni. Ora la Corte d’Appello avrà 30 giorni di tempo per fissare data e orario dell’udienza che si terrà entro la prima metà di settembre, data la decorrenza dei termini. La sensazione è che per lo squalo potrebbero arrivare buone notizie sullo sconto tanto auspicato sia dal calciatore che dal club di corso Vittorio. Il 31enne bianconero era stato squalificato per 9 mesi e sulla questione era intervenuto pubblicamente anche il direttore sportivo Emanuele Righi due settimane fa commentando: "Il giocatore ha deciso di togliersi una bella parte di stipendio per rimanere qui, siamo convinti che il suo iter processuale avrà sorprese positive. Un attacco Forte-Corazza in categoria può cambiare l’asticella dei nostri obiettivi. Anche se al momento ha 9 mesi di squalifica. Con Pulcinelli abbiamo preso questa decisione e sono sicuro che andrà tutto bene".
Sul comportamento tenuto da Forte invece lo stesso Tribunale federale nazionale aveva motivato: "Concludendo in merito alla posizione del sig. Forte, risultato anche estraneo a qualsiasi rapporto con il Covino (figura che secondo gli inquirenti aveva avuto rapporti dapprima con Letizia poi anche con Pastina e Brignola, ai quali prestava la carta Postepay e Revolut per ricaricare i conti di gioco, ndr) e con altri ‘canalizzatori’ di scommesse peraltro sfumatisi nel corso del procedimento disciplinare, e venendo alla sanzione da irrogare, ritiene il Tribunale che la circostanza che il Forte abbia chiuso il conto utilizzato per le sette scommesse in tempo molto ridotto rispetto alla sua apertura costituisce attenuante ex art. 13, comma 1 lett. c), Cgs, cui può aggiungersi la concessione delle attenuanti generiche per la sporadicità della violazione e l’entità delle somme scommesse, certamente non rilevanti per un calciatore professionista. Come se il Forte abbia momentaneamente ceduto ad uno stimolo da scommettitore (peraltro, di regola, su gare di tennis) con una scivolata certamente vietata ma non particolarmente pericolosa".
Ecco quindi che ora la situazione potrebbe davvero prendere ben altra piega con una riduzione della squalifica che si farebbe realmente concreta.
Massimiliano Mariotti
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