Il neo tecnico tra i vincenti all’esordio

Nel corso della lunga storia bianconera sono stati in pochi .

di MASSIMILIANO MARIOTTI
5 febbraio 2025

Mirko Cudini, grazie alla vittoria sul Carpi per 2-1, da qualche giorno è ufficialmente entrato nel clan degli eletti. Sedere sulla panchina dell’Ascoli è sempre stato molto difficile, soprattutto in passato negli anni ruggenti. Questo lo sanno tutti. Nel corso della storia sono stati davvero pochi i nomi in grado prima di giocare e poi di allenare il Picchio. Inutile ribadire l’immenso contributo sempre dato dall’irraggiungibile Carletto Mazzone. Il suo arrivo alla Del Duca Ascoli nel 1960 e da lì furono 9 le stagioni da calciatore prima del fatidico infortunio (frattura della tibia) nell’infuocato derby con la Samb che mise fine prima del tempo alla sua carriera. Era il campionato 1968-69 quando il fedele compagno di Costantino Rozzi appese le scarpe al chiodo per ricevere dal presidentissimo l’occasione di allenare la prima squadra. Iniziò così la leggenda che poi gli permise di portare per la prima volta le Marche in A e di raggiungere nel corso del suo lungo cammino il record assoluto di panchine in massima serie: 795. Dopo di lui più nessuno riuscì ad avvicinarsi almeno alla lontana. Nella stagione cadetta 1993-94 ci provò Mario Colautti, uno dei protagonisti dell’undici titolare della prima promozione in massima serie. L’anno dopo venne a mancare Rozzi e le cose precipitarono. A fine campionato arrivò la retrocessione in C1 dopo oltre vent’anni passati tra A e B. Il testimone fu raccolto da Enrico Nicolini, altro gladiatore degli anni migliori. Con lui però i bianconeri si fermarono a 11 metri dal ritorno in cadetteria in quella sfortunata finale di Foggia persa ai rigori contro il Castel di Sangro. Dopodiché ad avvicendarsi fu Francesco Scorsa (1996-97). Suo il record di presenze in A con la maglia dell’Ascoli: 144. Nel 2004-05 toccò a Massimo Silva che, in tandem con Marco Giampaolo, centrò il ritorno in A. Silva si rese protagonista anche della salvezza in B nel torneo 2011-12. Nel momento più difficile invece a rialzare le sorti ci provarono in sequenza Rosario Pergolizzi, Bruno Giordano e Flavio Destro. Nella stagione 2019-20 la chiamata raggiunse Paolo Zanetti. Due stagioni fa a raccogliere il testimone fu Cristian Bucchi e le cose non andarono per il verso giusto. Stavolta a cercare di risollevare le sorti del Picchio, uno tra i momenti storici più difficili di sempre, sarà Cudini. Toccherà a lui tentare la conquista di una posizione playoff rilevante, ma i punti di ritardo dalle prime cinque attualmente sono ancora tanti.

mas.mar.

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