L’Ascoli adesso vuole alzare l’asticella. Per salire ancora c’è da battere la Ternana
Alle 15 big match al Del Duca, con il Picchio che ha ritrovato fiducia e positività grazie alla vittoria all’Adriatico di Pescara

La grinta di Varone
Ascoli-Ternana, il big match della 28esima giornata è servito. Il Del Duca (avvio alle 15) si prepara ad accogliere quella che sarà senza ombra di dubbio la gara maggiormente carica di significato per le dinamiche della parte medio-alta della classifica. La stagione è ufficialmente entrata nella sua fase decisiva. In poco più di due mesi il Picchio e le varie contendenti si giocheranno tutto affrontando questa serie conclusiva di appuntamenti che condurranno verso l’epilogo di fine aprile. La formazione di Cudini, dopo aver ritrovato fiducia e positività in quel di Pescara, oggi contro l’avversario più forte del girone b cercherà di dare continuità al successo dell’Adriatico e magari complicare il cammino di chi invece è partito per staccare il primo pass che spalancherà le porte verso la serie B. Tecnico e squadra hanno potuto aumentare i giri del motore mettendo un’altra settimana di lavoro nei meccanismi di gioco ricercati. Il gruppo pare metabolizzare i principi della filosofia di Cudini. Una squadra pratica, corta, compatta, che sappia soffrire quando ce n’è bisogno, ma che allo stesso tempo sia rapida nelle ripartenze a campo aperto per arrivare ad esprimere una certa freddezza sotto porta con lucidità e cinismo. Il primo tempo del Picchio contro il Pescara è stato poco confortante con i bianconeri mai capaci di creare pericoli.
Nella ripresa però l’Ascoli ha saputo scuotersi capitalizzando al meglio gli errori degli avversari. Con la Ternana bisognerà alzare l’asticella e fare un passo in più andandole a creare certe occasioni, perché di certo gli uomini di Abate scenderanno in campo per ridurre al minimo il margine di errore. I numeri espressi dagli umbri sono impressionanti nonostante il secondo posto e la confermata penalizzazione di due punti in classifica. I 50 gol siglati (la media di quasi 2 marcature a partita) e le sole 16 reti incassate in 27 gare lo testimoniano in maniera lampante. In ben 12 occasioni la porta delle Fere è rimasta inviolata. Altro dato in grado di testimoniare la solidità difensiva di un avversario difficile da sorprendere. Qui saranno i due centravanti bianconeri Corazza e Forte a cercare di sovvertire il trend. Il 33enne di Latisana non segna da oltre due mesi e non è ancora riuscito a dedicare un gol al piccolo Santiago, mentre lo squalo sta ritrovando ora il ritmo dopo qualche problemino fisico. Dall’altro lato il sorvegliato speciale risponderà al nome di Cicerelli, autore di 16 marcature e 6 assist. Ma tra i rossoverdi non c’è solo da lui da attenzionare. Occhio anche al terminale offensivo Cianci che spesso fa della fisicità la sua arma letale.
Massimiliano Mariotti
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