Martedì si gioca a Campobasso. Cori contro Verdone e Pulcinelli. A fine partita il post del patron:: "Silenzio stampa e tutti in ritiro»
Senza idee, voglia e grinta, i bianconeri hanno dimostrato tutta la loro mediocrità in campo. Dall’altra parte Tisci può sorridere: "Siamo stati bravi ed ordinati a concedere poco agli avversari".

Senza idee, voglia e grinta, i bianconeri hanno dimostrato tutta la loro mediocrità in campo. Dall’altra parte Tisci può sorridere: "Siamo stati bravi ed ordinati a concedere poco agli avversari".
L’Ascoli si chiude nel silenzio stampa e se ne va in ritiro per evitare la contestazione dei tifosi e ragionare sulla terza sconfitta consecutiva. Martedì si tornerà già a giocare a Campobasso, proseguendo il desolante cammino di queste ultime settimane. Non sono bastati tre allenatori per far diventare questo gruppo, scelto dal miglior ds in circolazione, una vera squadra di calcio. Senza idee, senza voglia, senza grinta, i bianconeri hanno dimostrato tutta la loro mediocrità. Mister Cudini ha pure le sue colpe perché la squadra schierata dall’inizio non è scesa in campo per vincere la partita e probabilmente deve ringraziare il calendario che gli propone subito martedì sera una nuova partita, perché altrimenti sarebbe stato messo in discussione. Il pari in realtà stava bene pure agli ospiti, ma se poi rimani in dieci e il tuo portiere gioca a nascondino con la barriera, anche agli abruzzesi è venuto appetito e se ne sono tornati a casa con i tre punti. La prima storica vittoria al Del Duca del Pineto, che aveva pure vinto all’andata: roba da far rabbrividire.
Ma questo peggior Ascoli della storia ultracentenaria del Picchio, è davvero capace di tutto. Durante la gara gli ultras hanno rinnovato i loro cori di contestazione contro Pulcinelli e il dg Verdone, entrambi assenti dopo aver partecipato invece alla trasferta di Perugia. Pulcinelli stranamente dimesso, ha solo scritto su Instagram: "Silenzio stampa. Andiamo in ritiro. Nulla da aggiungere!". Fuori dallo stadio gli ultras hanno proseguito la contestazione urlando ’Liberate l’Ascoli Calcio’ accompagnato da alcuni pugni sulle ringhiere della recinzione. Gli altri, che non erano certo i 4.400 dei dati ufficiali e probabilmente non erano neanche la metà, se ne sono andati a casa a testa bassa, demoralizzati e amareggiati. Soddisfatti invece dall’altra parte gli abruzzesi con mister Tisci che ha consumato la sua personale vendetta dopo aver preso il posto in panchina a Pineto proprio all’allenatore ora all’Ascoli: "Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile – ha ammesso – siamo stati bravi ed ordinati a concedere poco. L’episodio dell’espulsione di Baldassin ha cambiato il volto del match, è stato poi abile Bruzzaniti a realizzare la punizione, non era scontato. Abbiamo sofferto poco nel finale. I miei ragazzi stanno maturando, hanno imparato a gestire la partita, senza timore di abbassarsi troppo. Non andiamo mai in paura, siamo riusciti ad arginare i loro attacchi nel finale, soprattutto sulle palle inattive, quando si pareggia l’inferiorità numerica. Non mi aspettavo a questo punto del campionato le difficoltà dell’Ascoli anche se questo è un girone molto equilibrato".
Valerio Rosa
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