Quella storica salvezza conquistata con i bianconeri

Ascoli-Triestina 3-0: una partita che segna la salvezza dell'Ascoli, guidata dal condottiero Castori. Una missione impossibile compiuta grazie ai 7 punti conquistati nel trittico finale. Una festa per un'intera città.

di Redazione Sport
14 novembre 2023

Quella storica salvezza conquistata con i bianconeri

Domenica 29 maggio 2011. Si potrebbe ripartire da lì: Ascoli-Triestina 3-0. Il condottiero ha guidato il suo Picchio fino al compimento dell’impresa impossibile. Nel corso della stagione l’Ascoli non faceva in tempo a conquistare punti sul campo che gli stessi venivano decurtati con le varie penalizzazioni inflitte. Questo non scoraggia Castori, chiamato a salvare lo stesso la nave che sta già affondando, dopo essere subentrato a Gustinetti. La situazione è tragica. Non bisogna guardare la classifica. La virtuale condanna alla retrocessione in C sembra non poterla togliere nessuno. L’impatto del nuovo allenatore è ottimo e arrivano 12 punti in 6 partite. Il pari in casa col Novara (1-1) viene seguito dall’exploit in casa del Sassuolo (0-1 targato Lupoli) e dalla seconda vittoria di fila sempre in trasferta a Pescara (1-2). Altri due pareggi con Varese (0-0) e Frosinone (1-1) poi una vittoria fondamentale al Del Duca inflitta al Padova (1-0). L’Ascoli è tornato in carreggiata, ma è ancora presto. Le insidie sono sempre dietro l’angolo e la salita è ancora lunga e dura. Seguono mesi tutt’altro che semplici, ma si arriva comunque ad avere ancora delle speranze nel trittico di gare finali contro la corazzata Siena, Reggina e Triestina. Servono più punti possibili e Castori trascina i suoi a conquistarne ben 7 a fronte dei 9 in palio. Un finale esaltante. L’ultimo appuntamento vede nella tana del Picchio un avversario già morto. E l’Ascoli non sbaglia con un incredibile 3-0 (doppietta di Feczesin e Moretti) che può far scatenare la festa salvezza di un’intera città. La missione è compiuta. Castori poi non si ripeterà l’anno dopo e verrà esonerato. Qualche anno dopo però l’esperto allenatore tornerà a compiere due imprese leggendarie portando in serie A l’outsider Carpi e poi riconsegnando il paradiso, a distanza di 22 anni, anche ad una grande piazza come Salerno.

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