Si salvano soltano Barosi e Bayeye. Caligara fuori posizione: giornata no
Ecco le pagelle dei bianconeri: giocando così si rischia di non sfruttare Nestorovski. Falzerano corre tanto ma non si accende
Bayeye 6. Se in un pomeriggio di fischi, cori di disappunto, sconfitta e preoccupazioni esce dal campo ricevendo qualche applauso, vuol dire che è tra quelli che ha demeritato meno.
Bellusci 5,5. Non sempre una prestazione è da dimenticare per uno o più errori individuali da penna rossa. La sua partita è condizionata dal ritardo – suo e di molti altri – sul gol che decide match e, probabilmente, parte del futuro della sua squadra del cuore.
Quaranta 5. Si accorge tardi che c’è da accorciare sul dieci, non è il suo errore più grave di una giornata dietro alla lavagna.
Falasco 5. Il suo cross mancino dovrebbe essere un incubo per gli avversari, stavolta le due o tre volte che taglia verso l’area comasca si dormono sonni tranquilli.
Caligara 4.5. In campo è il peggiore. E ci viene il sospetto che non sia esclusivamente sua responsabilità. La posizione che testardamente Viali continua ad imporgli gli permetterebbe di giocare, fraseggiare, accentrarsi, tirare, coprire e ripartire. Nulla di tutto questo. E’ un giocatore da recuperare, mentalmente, tatticamente e, visto quanto successo sul prato, anche fisicamente.
Di Tacchio 5,5. Ci prova con uno schiaffo dalla distanza, è una specie di buttafuori della terza linea, sul gol viene bruciato come tutti i suoi compari e non riesce a recuperare.
Giovane 5. Non è un incontrista, non è un regista. Il risultato è che la sua partita è fatta di rincorse, giocate elementari, poche illuminazioni ed un giallo evitabile.
Falzerano 5. Corre, corre, corre, quello sempre. Stavolta, però, accende poco.
Mendes 5.5. Qualche tentativo, mai velenoso, in mezzo alla solita partita fatta di impegno e poca gloria.
Nestorovski 5.5. Il momento della squadra gli impone troppe corse lontano dall’area avversaria, così quando gli capita mezza palla buona, calcia piano, sfiancato. Deve coprire venticinque metri, gli ultimi, altrimenti si rischia di non sfruttare la sua più grande qualità.
Dal 46’ Rodriguez 5. Troppo severi? No. Perché se sei un attaccante, hai il dono di strappare ed accendere la tua squadra, quando arrivi in area in percussione, con l’avversario messo male, devi andare dritto e colpire.
Dal 72’ D’Uffizi 6. Entra e fa la cosa più logica per uno che dà del "tu" al pallone in una partita del genere. Punta l’avversario.
Dall’82’ Millico sv; Dall’82’ Gnahore sv; Dall’87’ Manzari sv.
Arbitro Pezzuto 6.5. Che la sua prestazione sia positiva si capisce da quante volte ci siano dei check Var e mai venga richiamato.
Daniele Perticari
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