Atalanta, così fa male. Rigore inventato al Bruges. Al ritorno serve il ribaltone

Rabbia Dea per l’errore al 93’: inesistente il fallo di Hien. CDK: "Arbitro arrogante". Pasalic non basta, belgi mai così compatti: per il pass occorrerà più concretezza.

di FABRIZIO CARCANO
13 febbraio 2025
Charles De Ketelaere, 23 anni, ex del Bruges con cui ha militato tre stagioni in prima squadra dopo tutte le giovanili

Charles De Ketelaere, 23 anni, ex del Bruges con cui ha militato tre stagioni in prima squadra dopo tutte le giovanili

Un rigore regalato al Bruges nel tempo di recupero costa all’Atalanta una beffarda sconfitta per 2-1. Sconfitta immeritata per la Dea, penalizzata dalla decisione dell’arbitro turco Meler, nonostante il controllo Var, che al 93’ ha sanzionato con il penalty una normale mano allargata di Hien in posizione di vantaggio, sul connazionale Nilsson, solo sfiorato, che poi ha segnato dal dischetto. "Ho visto che l’arbitro era molto arrogante– dirà poi De Ketelaere – penso che se chiedi a 100 persone tutti ti dicono che non è rigore".

Epilogo incredibile per una partita difficile, in cui l’Atalanta ha sofferto, trovandosi di fronte un Bruges ben organizzato tatticamente che ha giocato per un’ora una gara ‘da Dea’, con pressing e marcature a uomo, costruendo tanto ma senza trovare grandi conclusioni. Scarto comunque recuperabile dall’Atalanta martedì a Bergamo.

Inizio in salita per la Dea, subito alle corde, rischiando tanto, anche se le punte locali non pungono. Fino al 15’: malinteso tra Hien e Posch a destra, palla intercettata dal velocissimo Talbi e cross in mezzo dove Jutglà controlla e spara un siluro imparabile. L’Atalanta fatica a trovare le giuste contromisure, barcolla per altri quindici minuti, rischiando il raddoppio di De Cuyper che spara fuori di poco.

Dalla mezz’ora cambia l’inerzia del match: il Bruges finisce la birra e cala il ritmo. Gasperini inverte di corsia Posch e Djimsiti, l’Atalanta trova il suo assetto, inizia a pressare e a riprendere palla a metà campo e dal 35’ comincia l’assedio prodromico al gol, che arriva al 41’: Zappacosta quasi dalla bandierina pennella un cross per Pasalic che brucia il suo marcatore per l’incornata dell’1-1.

Ripresa con il Bruges che riparte a tutta velocità, spingendo con Talbi, costruendo nei primi dieci minuti due occasioni con Vanaken, chiuso da un anticipo di Djimsiti, e con De Cuyper la cui rasoiata è fuori di poco. La fiammata dei fiamminghi si esaurisce e l’Atalanta torna a salire con la spinta dei cambi: al 64’ cross del neo entrato Cuadrado per l’incornata di Zappacosta su cui Mignolet respinge d’istinto, sull’azione successiva Samardzic da solo in area spedisce a lato.

Negli ultimi venti minuti calano i ritmi, il Bruges sembra accontentarsi del pari e l’Atalanta è pericolosa con due bordate di De Ketelaere e Cuadrado entrambe centrali. Sembra finita, al 93’ il giovane Palestra perde sciaguratamente palla a sinistra, lancio e palla in area su cui Hien è in vantaggio, davanti a Nilsson, sfiorato dalla mano, per l’incredibile rigore, trasformato dallo svedese, che regala la vittoria al Bruges.

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