Sulemana esalta l’Atalanta: Roma ko, è festa Champions League nel silenzio del Gewiss
Gli ultras della Nord sono rimasti muti, in omaggio a Riccardo Claris, il giovane tifoso morto accoltellato dopo una lite in strada. Per lui anche un lungo striscione. Per i nerazzurri è la quinta qualificazione alla principale competizione continentale dal 2019

Ibrahim Sulemana festeggia il gol del definitivo 2-1 contro la Roma
Bergamo, 13 maggio 2025 – Per la quinta volta dal 2019 l’Atalanta conquista la qualificazione alla prossima Champions League. Per la quarta volta dal 2019 l’Atalanta è terza in campionato, fino ad allora risultato mai raggiunto prima nella sua storia. Per l’ottava volta dal 2017 l’Atalanta è di nuovo in Europa, per l’undicesima volta nella sua storia (le prime tre qualificazioni europee tra il 1987 e il 1990). Il tutto con due giornate di anticipo.
Battendo 2-1 al Gewiss la Roma con i gol di Ademola Lookman e al 76’ del 22enne centrocampista ghanese Ibrahim Sulemana, la Dea ha chiuso la sua stagione con 180 minuti di anticipo, conquistando il suo principale obiettivo principale, il ritorno in Champions, sotto gli occhi soddisfatti del co owner Stephen Pagliuca, venuto apposta dagli States per l’annunciata festa e per iniziare a pianificare, una volta ottenuto il pass Champions, la prossima stagione.
Partendo dalla questione della permanenza di Gian Piero Gasperini, il tecnico dei ripetuti miracoli di questi ultimi nove anni di vittorie italiane e internazionali. Serata di gioia alla fine, dopo novanta minuti nel silenzio del Gewiss Stadium, senza cori delle curve di casa per rispetto del lutto per l’uccisione di Riccardo Claris, e senza supporter giallorossi, per i quali la trasferta era vietata.

Prima della gara la curva Nord ha tributato l’ultimo saluto a Riccardo Claris srotolando un lungo striscione recitante: ‘Portato via da un mondo senza coscienza, rimbomba nel silenzio la tua assenza, ciao Claris’.
Poi la partita, con più Atalanta della Roma, con il gol dopo otto minuti di Lookman su passaggio smarcante di De Ketelaere e tre occasioni fallite di un soffio da Ederson e due volte sotto porta da Retegui, prima del pareggio a sorpresa, con il gol dell’ex Cristante, di testa, alla mezz’ora. Ripresa con più spinta nerazzurra, concretizzata al 76’ dalla saetta fuori area di Sulemana, ragazzo ai margini in questa stagione, 120 minuti giocati fino a stasera, eroe non per caso, jolly pescato dal maestro Gasperini (osannato con un’ovazione alla fine dal pubblico del Gewiss) nella serata più importante, quella che ha riportato la Dea in Champions. Da domani si parlerà del futuro di Gasp e del prossimo mercato.
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