Dea in emergenza, ma Gasp carica: "Stringiamo i denti e diamo tutto"
Il tecnico deve fare risultato contro i rossoneri per non perdere troppo terreno dal quarto posto
L’Atalanta in affanno in campionato, con un solo punto nelle ultime quattro giornate e una discesa dal quarto al nono postorestando a 20 punti, oggi deve fare risultato contro il Milan, per non perdere ulteriore terreno dalla zona Champions. Momento non facile per i bergamaschi frenati da infortuni (out Palomino, Kolasinac e Toloi dietro, Scamacca e Tourè davanti) e da un calo di energie fisiche e nervose del blocco dei titolari che ha tirato la carretta da agosto fino all’impresa europea di giovedì scorso contro lo Sporting Lisbona, con la vittoria con una giornata di anticipo del girone di Europa League e l’accesso diretto agli ottavi di finale.
Il primo obiettivo stagionale centrato, ma con uno sforzo pagato lunedì sera nel disastroso 3-0 di Torino. Un campanello d’allarme perché le due precedenti sconfitte consecutive, sempre per 1-2, contro Inter e Napoli, erano arrivate dopo aver giocato alla pari, pagando due errori dei portieri. Gasperini dovendo fronteggiare assenze, acciacchi (Zappacosta e Djimsiti) e giocatori non al meglio (ieri Musso e Muriel avevano la febbre) deve rimescolare le carte, valutando il passaggio alla difesa a quattro, abbassando i due esterni da terzini.
E rimodulando un attacco che avrà un tridente mascherato con Koopmeiners da trequartista e la coppia Lookman-De Keteleare. Il talento belga, grande ex di turno (l’altro è Pasalic che dovrebbe giocare in mediana), in prestito oneroso dai rossoneri fino a giugno, quando l’Atalanta dovrà decidere se esercitare il riscatto a 23 milioni, è forse il giocatore più atteso di questo match.
L’ex Bruges era partito fortissimo, andando a segno alla prima giornata sul campo del Sassuolo, ma poi non ha più inquadrato la porta avversaria nelle successive 12 partite disputate. "È un ragazzo che sta dando delle buone risposte. La sua crescita è costante, essendo un ex avrà delle motivazioni molto alte", lo ha spronato Gasperini. Che ai suoi chiede un colpo di cuore, di buttarlo oltre l’ostacolo, per sopperire ad un serbatoio di gambe e polmoni in riserva, almeno nei titolari. Sperando in un maggiore contributo, finora mancato, delle seconde linee, e poi nella spinta di un Gewiss Stadium, come sempre verso il sold out con 15mila tifosi a sostenere la Dea.
"A Torino secondo me c’era un po’ di stanchezza, ma questa squadra ha fatto sempre le sue prestazioni. Adesso è un momento che abbiamo qualche problema, dobbiamo tutti riuscire a dare un po’ di più. I giocatori sono chiamati a dare una mano, quando ci sono queste situazioni bisogna dare sempre qualcosa in più. La cosa che ci ha messo in difficoltà è aver avuto quattro giocatori su cinque fuori nello stesso reparto, purtroppo è stata una casualità, è chiaro che dobbiamo adattarci. In questo momento dobbiamo avere ancora più attenzione e volontà. Giochiamo in casa una partita importante, dobbiamo aggrapparci al fattore campo per tirare fuori il massimo delle energie, come ha fatto il Milan. Questo è il calcio, le svolte dobbiamo darle noi", ha sottolineato Gasp. Ricordando poi che "anche il Milan ha avuto defezioni importanti, adesso sta recuperando un po’ di giocatori, non so quanti ne recupererà. Pioli ha sempre dato un’impronta particolare. Per lui parlano i risultati: ha vinto un campionato straordinario".
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