Atalanta in crisi? Ederson dice la sua: “Se non segni, non vinci”
L’analisi del centrocampista brasiliano dopo lo 0-0 casalingo contro il Venezia: “Momento difficile, dobbiamo migliorare contro squadre che vengono solo per difendersi”

Ederson e Conde durante la sfida tra Atalanta e Venezia
Bergamo 2 marzo 2025 - “Avevamo l’occasione di mettere Napoli e Inter in difficoltà, ma abbiamo ancora undici partite davanti”, spiega Jose’ Ederson. All’indomani del pareggio casalingo a reti bianche contro il Venezia, il secondo consecutivo dopo quello con il Cagliari, in casa Atalanta si guarda al bicchiere mezzo pieno, con un distacco rimasto ancora di tre punti dalla vetta dopo il pari tra Napoli e Inter.
Dea che ha limitato i danni grazie al pari del Maradona, ma ha perso l’occasione di portarsi ad un attaccatura dalla vetta per un problema che si trascina ormai da oltre due mesi: la difficoltà a vincere in casa. Quattro punti in cinque gare interne di campionato nel 2025 e appena quattro gol segnati. “Noi entriamo sempre con la mentalità giusta per vincere ma anche contro il Venezia non siamo riusciti a segnare – racconta il centrocampista brasiliano . Noi ci abbiamo messo tutto, creando belle occasioni ma senza riuscire a fare gol. Se non segni, non vinci. Ogni squadra ha i suoi momenti migliori e quelli più difficili: noi siamo in un momento un po' difficile, ma il calcio è così, non puoi vincere bene tutte le partite. Semplicemente non siamo riusciti a concretizzare. Contro il Venezia abbiamo creato diverse opportunità, alcune molto chiare, ma ci è mancata precisione sotto porta. È evidente che senza segnare non si possono vincere le partite. Difensivamente siamo stati attenti, recuperando diversi palloni, ma la fase offensiva non ha funzionato come doveva”.
Escludendo che la squadra nerazzurra stia risentendo della pressione della corsa scudetto: “Non credo sia questione di pressione. Tutte le squadre vivono momenti positivi e negativi, e noi adesso siamo in un periodo complicato. Dobbiamo sicuramente migliorare contro squadre che vengono qui solo per difendersi: in trasferta contro avversari che si aprono e giocano siamo molto più efficaci, troviamo più spazi e riusciamo a esprimere meglio il nostro calcio. Ovviamente dobbiamo adattarci e trovare soluzioni diverse, magari con tiri da fuori area o sfruttando meglio i cross. Non è semplice, ma dobbiamo crescere sotto questo aspetto”.
Nelle prossime gare interne la Dea affronterà squadre in lotta per lo scudetto, come l’Inter il 16 marzo, e poi ad aprile le dirette inseguitrici per la lotta Champions, ovvero Lazio e Bologna. “A volte capita di vincere partite giocando male e altre di non riuscire a vincere nonostante una buona prestazione. Contro il Venezia è stato così, ma la nostra mentalità non cambia: continueremo a scendere in campo per vincere ogni partita”, ha chiosato Ederson.
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