Gasp spaventa la Dea. "A giugno non rinnovo. Anzi, forse vado via...»

Da oggi per l’Atalanta comincia una nuova stagione, con un solo obiettivo: mantenere uno dei primi quattro posti...

di FABRIZIO CARCANO
23 febbraio 2025
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta: il sogno scudetto resiste, il tecnico però non rinnoverà il contratto

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta: il sogno scudetto resiste, il tecnico però non rinnoverà il contratto

Da oggi per l’Atalanta comincia una nuova stagione, con un solo obiettivo: mantenere uno dei primi quattro posti che qualificano alla prossima Champions. Tredici finali, di fatto, senza impegni infrasettimanali. Prima tappa il “Castellani“ di Empoli, dove, questo pomeriggio alle 18, la Dea affronta un’Empoli in caduta libera verticale, reduce da due pareggi e otto sconfitte nelle ultime dieci partite, con una lunga serie di assenti (Anjorin, Fazzini, Viti, Pellegri, Solbakken, Ebuhei, l’ex Haas). Partita che però l’Atalanta non deve sottovalutare, come ha rimarcato ieri nella conferenza stampa della vigilia il tecnico nerazzurro, Gian Piero Gasperini. "La gara di andata (finita 3-2 per l’Atalanta), è stata fatta molto bene da noi, ma anche da loro. Mi aspetto una partita equilibrata e difficile. L’Empoli viene da una striscia di risultati difficili, è un discreta squadra che si gioca la salvezza".

Poi si torna alle tensioni seguite alla sconfitta contro il Bruges e al rigore fallito da Lookman con le conseguenti polemiche a distanza tra il tecnico e l’attaccante. "Lookman contro il Bruges ha avuto un impatto straordinario, riguardo tutto quello che è nato intorno al rigore non voleva essere, la mia, una frase offensiva. Che il suo gesto fosse generoso posso ammetterlo. Avrei voluto che un giocatore forte come lui avesse fatto un gesto nei confronti di De Ketelaere dicendo ‘dai tieni la palla, buttala dentro’. Non è una cosa contro di lui. Se lavora sulla rincorsa, lui che calcia di potenza e precisione, può diventare un rigorista, magari anche il primo", ha sottolineato Gasp..

Il mirino si sposta sugli obiettivi di fine stagione: "Ci sono 13 partite, dobbiamo credere di fare ciò che sembra impossibile fare - ha sottolineato il tecnico riferendosi allo scudetto ma senza mai nominarlo - e se ci credi veramente puoi riuscirci. Adesso ci sono 13 partite, possiamo giocare con una continuità diversa, contiamo di ripartire bene anche a livello di risultati, l’importante è crederci, anche quando sembra impossibile. Il mio obiettivo è credere nell’impossibile. Come abbiamo sempre fatto in questi quattro anni. Il mio obiettivo resta sempre quello di cercare di raggiungere quello che sembra non si possa fare e - ha concluso Gasp - ho poco tempo per regalare altre emozioni dopo quella enorme vissuta vincendo l’Europa League: a fine stagione vedremo se è il caso di andare a scadenza (nel 2026) o interrompere prima il rapporto, ma non ci saranno rinnovi".

Al Castellani mancheranno Hien e Maldini, oltre a Kossounou, Scalvini e Scamacca. Giocheranno Carnesecchi in porta, difesa a tre con Djimsiti, Kolasinac e Poschi favorito su Toloi, mediana con De Roon e Ederson, corsie esterne con Bellanova e Zappacosta e davanti il tridente con De Ketelaere, Retegui e Lookman. Pronti a uscire dalla panchina i vari Pasalic, Samardzic e Brescianini.

ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Posch, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman. All. Gasperini.

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