La corsa scudetto della Dea. Sprint nelle gambe e feeling col gol

L’Atalanta anche in casa della Juve ha mostrato una marcia in più, ma le prossime sfide non fanno tirare il fiato

di FABRIZIO CARCANO
11 marzo 2025
Per Gian Piero Gasperini scontro al vertice in vista: domenica c’è Atalanta-Inter

Per Gian Piero Gasperini scontro al vertice in vista: domenica c’è Atalanta-Inter

Capolavoro Atalanta. Ma il bello, forse, deve ancora arrivare. Domenica sera al Gewiss andrà in scena lo ‘spareggio’ contro l’Inter, ma intanto a Bergamo si godono tutti l’ebbrezza di aver umiliato la Juventus a domicilio, con un 4-0 che resterà scolpito nella storia atalantina. Trionfo firmato da Gasperini, cui il popolo nerazzurro vuole regalare una statua da posizionare in centro città, come quella di Garibaldi nella rotonda dei Mille. Il tecnico a giugno potrebbe lasciare anticipatamente la Dea, risolvendo il contratto in vigore fino al 2026: potrebbe accadere sia in caso di scudetto ("A quel punto potrei anche smettere, tanto di più cosa potrei fare?", ha scherzato, ma non troppo, Gasp) sia che non arrivasse il titolo. Paradossalmente il trionfo dell’Allianz ha spianato la strada a Gasperini verso la Juventus, minando la tremante panchina di Motta, dopo una stagione già deludente prima del tracollo di domenica sera.

Peraltro la Signora non perdeva in casa con un passivo di quattro gol dal 1967, proprio l’anno in cui Gasperini iniziava la sua trafila nei pulcini bianconeri. Da adesso la Juve sarà solo un pensiero per il futuro di Gasp, futuro eventuale, perché le possibilità che l’allenatore torinese resti a Bergamo anche per la decima stagione sono in forte aumento. Difficile per l’Atalanta trovare un allenatore in grado veramente di sostituirlo, sia nel miglioramento individuale dei giocatori sia nei risultati ottenuti. Di questo però si parlerà a giugno. Perché ora tutti a Bergamo vogliono il titolo e ci credono. Partendo da alcune certezze: la Dea con Gasperini da marzo a maggio ha sempre corso più che negli altri mesi (tranne nel 2022), per cui tutti si attendono una ‘galoppata di primavera’ come lo scorso anno. La partita con la Juventus ha mostrato un’Atalanta che viaggiava a velocità tripla, sempre in superiorità numerica in ogni azione, in ogni reparto: banalmente la Dea ha difeso (poco) in sette e attaccato (tanto) in sette, segnando quattro gol, colpendo un palo, costruendo almeno altre quattro palle gol neutralizzate dai miracoli di Di Gregorio. Con Gasperini le abbuffate di gol sono un’abitudine: negli anni scorsi un 7-0 al Torino, un 7-1 all’Udinese, una decina di 5-0 rifilati a Verona (tre volte), Crotone, Chievo, Sassuolo, pure al primo Milan di Pioli, diversi punteggi tennistici e persino un 8-0, a Sarajevo, attuale record europeo assoluto di gol segnati in trasferta. Quest’anno la Dea ha rifilato un 6-1 al Verona e allo Young Boys, un 5-0 allo Sturm Graz, un 5-1 al Genoa, un 3-0 al Maradona al Napoli e nelle ultime tre trasferte ha piazzato due 5-0 fotocopia a Verona ed Empoli e il 4-0 alla Juve.

Nerazzurri che non incassano gol da cinque giornate di campionato, che ne hanno incassati appena due nelle ultime sette giornate. L’altro pilastro su cui poggia l’ottimismo orobico è che la Dea, quando entra in condizione, praticamente vince sempre: tra fine settembre e Natale 11 vinte e 2 pareggiate in campionato, 3 vinte e una pareggiata in Champions e solo una sconfitta in tre mesi, ma contro il Real Madrid. Lo scorso anno, da marzo a maggio stesso ruolino di marcia: tutte vinte tranne una sconfitta a Cagliari, risalendo dal settimo al quarto posto, e la galoppata trionfale in Europa League. Attenzione però al calendario: ora l’Inter, poi, dopo la sosta per le nazionali, la trasferta a Firenze e il doppio impegno casalingo contro Lazio e Bologna, prima della visita al Milan. Poi un ultimo mese e mezzo più semplice contro Lecce, Roma e Parma in casa e in mezzo le trasferte a Genova e Monza.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su