La Dea ha grandi sogni. Con Scamacca nel motore
Il centravanti è esploso e ora è l’arma in più per puntare alla prossima Champions. Il corazziere romano domani mette nel mirino l’Inter che in estate lo aveva cercato. .

L’Atalanta quarta in classifica con 19 punti vuole accomodarsi al tavolo delle grandi. La Dea di Gasperini ha concrete ambizioni da alta classifica e cerca il suo primo acuto stagionale in un confronto diretto, dopo aver bucato quelli sui campi di Fiorentina e Lazio, con due sconfitte gemelle per 3-2. Domani al Gewiss Stadium arriva l’Inter che a Bergamo non perde dal novembre 2018, quando rimediò un disastroso 4-1 nell’ultimo anno di Spalletti sulla panchina milanese. Poi due pareggi e due successi interisti nel 2020 e 2022, l’ultimo un anno fa, proprio a novembre, con un 3-2 in rimonta per la squadra di Inzaghi.
Lo stesso Gasperini lunedì sera dopo la facile galoppata di Empoli ha spiegato che la sfida contro l’Inter sarà un test per le ambizioni atalantine. La Dea ha un obiettivo concreto in questa stagione, il quarto posto per tornare in Champions: il match contro i nerazzurri milanesi sarà un nuovo esame da alta classifica per Toloi e compagni dopo quello contro la Juventus, terminato 0-0. Atalanta-Inter è anche una sfida particolare per Gianluca Scamacca che tre mesi fa, ad inizio agosto, era ad un passo dai nerazzurri milanesi: poi il clamoroso blitz atalantino, con Luca Percassi che insieme al ds Tony D’Amico e al gm Lee Congerton, è riuscito a portare a Bergamo il 24enne centravanti capitolino, regalando a Gasperini un centravanti sulla carta non inferiore a Rasmus Hojlund, appena ceduto allo United ma costato meno della metà (28 milioni più tre di bonus futuri) dei soldi incassati dalla cessione del danese a 75 milioni più 10 di bonus futuri.
Acquisto pesante quello di Scamacca, il secondo più oneroso di sempre della storia atalantina dopo i 35 milioni spesi sempre ad agosto per il 22enne maliano El Bilal Tourè (fuori causa fino a Natale per un infortunio al retto femorale). Il corazziere capitolino sembra aver superato un rodaggio complicato, ma inevitabile, per un giocatore di 195 centimetri e pare aver ingranato raggiungendo una buona condizione fisica. A Empoli è stato devastante: in un’ora due gol, un terzo gol annullato, due pali e un assist per Koopmeiners. Anche a settembre contro il Monza in un’ora aveva ‘grandinato’ con due gol e un palo.
Due partite ‘alla Haaland’ come impatto realizzativo, come fattore offensivo, ma ora Scamacca è chiamato a dare continuità ad alto livello contro avversari importanti come l’Inter domani. Anche per il centravanti romano sarà un test quello contro la capolista. Ma lo sarà per tutta una Dea in crescita, che sta costruendo la sua alta classifica su una difesa che ha tenuto la porta inviolata sette volte su dieci, vincendo sei volte su sette con il ‘clean sheet’ del suo portiere, con un solo pareggio per 0-0 tre settimane fa contro la Juve, con mille rimpianti, in un altro test da vertigine, quello contro i bianconeri, non del tutto superato.
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