L’Atalanta cede 2-3 contro un Parma più motivato ma fa festa per l’addio di Rafael Toloi

Standing ovation della curva per il mister Gasperini con il coro ‘Resta a Bergamo’

di FABRIZIO CARCANO
25 maggio 2025
La festa per Rafael Toloi

La festa per Rafael Toloi

La maledizione dell’ultima giornata casalinga per l’Atalanta, sconfitta per la quinta volta negli ultimi sei anni (contro Inter nel 2020, Milan nel 2021, Empoli nel 2022 e Fiorentina nel 2024), battuta in rimonta dal più motivato Parma per 2-3 in una partita dai due volti. Primo tempo dominato, o quasi, dalla Dea, avanti al riposo per 2-0 con una doppietta di Daniel Maldini a segno in poco più in un minuto tra il 32’ e il 33’.

Poi una ripresa con il Parma con il sangue agli occhi e l’energia nei tacchetti per cercare i punti di salvezza (inutili con il senno di poi per i pareggi casalinghi di Empoli e Venezia che salvavano comunque i ducali), ottenuti con i gol dei nuovi entrati, prima Hainaut e poi il 22enne Ondrejka che, con la sua doppietta, ha regalato agli emiliani la vittoria e la salvezza.

La Dea ha chiuso al terzo posto con 74 punti, terzo miglior risultato di sempre dopo i 78 punti raggiunti consecutivamente nel 2020 e nel 2021. Poi la grande festa del 23mila del Gewiss.

Prima per celebrare con coreografie speciali il primo anniversario dal trionfo in Europa League e il ritorno in Champions League, per la quinta volta in sette anni, dopo per salutare dopo dieci anni e 313 presenze in nerazzurro per la bandiera Rafael Toloi, infortunato per un problema muscolare, che ha salutato andando in panchina con i compagni e poi, commosso, sul prato che ha calcato per un decennio, vestendo anche la fascia del capitano tra il 2020 e il 2024. ‘Hai onorato la nostra maglia da vero capitano, infinitamente grazie Rafael’, ha scritto la Curva Nord in un lungo striscione dedicato al 35enne difensore matogrossiano.

Prima del fischio finale la Curva Nord ha dedicato una lunga standing ovation al tecnico Gian Piero Gasperini, srotolando uno striscione per invitarlo a rinnovare il contratto e un monumentale striscione con la sua immagine, scandendo il coro ‘Mister resta a Bergamo’.

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