Azzurri, contro la Germania vale doppio. L’asse Inter-Napoli infiamma il Meazza

Italia, domani a Milano l’andata dei quarti di Nations League. Già staccati 50mila biglietti, Spalletti si affida a chi è in testa alla serie A .

di Redazione Sport
19 marzo 2025
Mateo Retegui, la punta dell’Atalanta è il capocannoniere del campionato di serie A L’italoargentino registra 18 presenze con la maglia della nazionale e 6 gol realizzati

Mateo Retegui, la punta dell’Atalanta è il capocannoniere del campionato di serie A L’italoargentino registra 18 presenze con la maglia della nazionale e 6 gol realizzati

Si scalda lentamente Milano nella tiepida alba primaverile. Dopo le gioie dei nerazzurri in Champions League e prima del doppio derby di Coppa Italia, la città si prepara domani a riabbracciare la Nazionale 123 giorni dopo aver ospitato l’ultimo match del girone di Nations League con la Francia. La competizione è la stessa, in palio le Final Four, e per un grande "classico" d’Europa come Italia-Germania sono già stati venduti oltre 50mila biglietti, saranno presenti anche trenta tifosi non vedenti e ipovedenti nell’ambito del progetto ’Connect Me Too’.

"E’ una partita che si racconta da sola, la storia del calcio mondiale - sottolinea Gabriele Gravina, il presidente della Figc -. Spalletti ha un entusiasmo che può contagiare tutti, ma ha bisogno di tempo". Il ct è carico come nei giorni migliori, sa che per contrastare i panzer tedeschi - in attesa del match di ritorno in programma domenica 23 marzo al Westfalenstadion Dortmund - ha bisogno anche del sostegno e del calore dei tifosi. In campo, poi, la squadra dovrà dare risposte alle richieste del ct, il quale a trentasei ore dal fischio d’inizio e dopo un altro allenamento "blindato" si porta dietro qualche dubbio con alcune certezze. Il sistema di gioco, prima di tutto: l’idea è di ripartire dal 3-5-1-1, con l’unica punta Retegui, capocannoniere del campionato con 22 reti, dietro il quale agirà un centrocampista o comunque giocatore con attitudini offensive. E da questo punto di vista l’indiziato principale sembra essere Raspadori, uno dei calciatori forgiati a Napoli dal tecnico toscano. Giocatore che tatticamente può servire tanto perché in grado di creare gli spazi da poter riempire con l’inserimento dei centrocampisti o la profondità di Retegui.

La probabile presenza di Raspadori dal 1’ fa capire quanto Spalletti abbia in considerazione due mini-blocchi: da una parte quello interista, Bastoni-Barella-Frattesi in attesa degli infortunati Dimarco e Darmian, dall’altro quello partenopeo. Giocherà il fedelissimo Di Lorenzo con Raspadori, ma buone chance ha pure Politano che potrebbe trovare spazio a destra non essendo scontato il recupero dell’acciaccato Cambiaso, motivo per cui è stato convocato ieri Bellanova. Un’Italia senza ali è uno dei problemi in vista della Germania: il nuovo corso di Spalletti, infatti, ha rimesso diversi calciatori nelle posizioni agli stessi più consone, e l’assenza di Dimarco da una parte e quella possibile di Cambiaso dall’altra, costringono il ct a rivedere i piani. Udogie è già allertato per la corsia mancina, come detto Politano può essere la soluzione giusta a destra.

Nessun dettaglio va trascurato, perché l’importanza di questa doppia sfida è enorme. Non c’è di mezzo solo la storica rivalità fra le due nazionali, non è solo l’accesso alle Final Four a motivare i calciatori. L’esito del confronto influenzerà anche il sorteggio per le qualificazioni mondiali. Per l’Italia due scenari possibili: In caso di vittoria contro la Germania, gli azzurri saranno inseriti nel Gruppo A, girone da quattro squadre con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. Un bel vantaggio perché le avversarie sembrano meno ostiche e il numero ridotto di partite consentirebbe una migliore gestione delle energie.

In caso di sconfitta, invece, l’Italia finirà nel Gruppo I, composto da cinque squadre con Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. Un cammino più insidioso, soprattutto per la presenza della Norvegia di Haaland, avversario temibile nella corsa al primo posto che scongiurerebbe il pericolo playoff, già letale nel recente passato per gli azzurri.

Giulio Mola

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