Al coro si unisce anche Cambiaghi: "La condizione cresce, questo gruppo è fantastico». Ndoye: "Non ci arrendiamo mai». Pobega: "Premiata la nostra voglia»

La rincorsa all’Europa riprende al passo di Dan Ndoye. L’episodio non trovato a Lecce, si materializza al Dall’Ara con il...

di MARCELLO GIORDANO
15 febbraio 2025
Tommaso Pobega, classe ’99 (Schicchi)

Tommaso Pobega, classe ’99 (Schicchi)

La rincorsa all’Europa riprende al passo di Dan Ndoye. L’episodio non trovato a Lecce, si materializza al Dall’Ara con il Torino con l’autorete di Biraghi. Ma c’è tanto dello svizzero, che prova a mettere in discesa la gara con il gol del vantaggio e la riprende dopo lo svantaggio con freddezza estrema dal dischetto, al cospetto del gigante Milinkovic-Savic, che già all’andata aveva neutralizzato un penalty (a Castro). Non questa volta e non a Ndoye. Con Orsolini ancora a corto di condizione, un Castro non al meglio e a secco per la quarta gara consecutiva in campionato, è lo svizzero a caricarsi i rossoblù sulle spalle, con la seconda doppietta dopo quella con il Venezia.

"Siamo felici per la vittoria e sono felice anche per i gol. Sto lavorando tanto sotto questo aspetto, voglio aiutare la squadra con giocate decisive". Detto, fatto: seconda doppietta dopo quella rifilata al Venezia, sempre in casa. Secondo rigore tirato e trasformato, E quinto gol in campionato, dopo che nella scorsa stagione ne aveva messo a referto uno solo (più uno in Coppa Italia). Le quotazioni di Ndoye stanno lievitando: "Ma devo continuare così". Sente di avere ancora margini, Ndoye e sente che li ha pure il Bologna.

"Abbiamo dato il cento per cento e alla fine questo ha pagato. Nonostante l’andamento del match penso che la vittoria sia meritata. Dobbiamo continuare senza mollare e arrenderci mai".

E’ all’Europa, che pensa Ndoye. Ma l’Europa è parola tabù per Pobega: "E’ presto per pensarci. I conti li faremo alla fine, ora dobbiamo solo pensare a crescere".

Pobega è tra coloro che sono in ascesa. Niente gol, ma ci ha provato da fuori e sotto misura. E’ stata sua l’imbucata per Ndoye in occasione del vantaggio. Di più. E’ Pobega a conquistare il rigore del 2-2 cinque minuti dopo lo svantaggio. Se Ndoye segna, Pobega trova ricami decisivi e determinanti: "Era una gara complicata, con tanti duelli sulle seconde palle e lo sapevamo. Siamo stati concentrati fino all’ultimo e questo ci ha premiato".

Con tre punti pesantissimi, che per Pobega hanno il sapore del riscatto. Perché le ingenuità del passato e le espulsioni con Lazio e Verona non le ha dimenticate e la gara con il Toro poteva prendere proprio la piega vista con il Verona. Ma Pobega questa volta ha fatto segnare una svolta positiva: "In stagione sono stato sfortunato e ingenuo con le due espulsioni. Ma in allenamento lavoro sodo e sul campo metto tutto me stesso e sono contento della mia crescita. Ma non devo e non dobbiamo fermarci qui".

Non si ferma neppure Cambiaghi: "Il mister mi ha detto di entrare, puntare e incidere. Ho provato la prima giocata e ho trovato fiducia. Mi sento sempre meglio, la condizione sta crescendo e siamo un gruppo fantastico".

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