Alla guida del Crotone finì anche per sorprendere il Dall’Ara. Nicola, l’allenatore degli ’scherzetti’
E come tecnico del Genoa fu subito ricompensato dalla prima rete in serie A di un certo Soumaoro.

L’allenatore Davide Nicola, 51 anni
Si prepara allo scherzetto Davide Nicola, lui che di scherzetti se ne intende quando vede il Bologna, la squadra che con oggi avrà affrontato di più nella sua carriera da allenatore, ben 15 volte. Delle precedenti 14, sette sono state sconfitte, quattro i pareggi e tre le vittorie, due delle quali al Dall’Ara, anche in maniera inaspettata o senza i favori del pronostico. La prima nel novembre ’17, alla guida del Crotone, che lo stesso tecnico piemontese aveva salvato clamorosamente qualche mese prima dalla retrocessione in B, ormai certa, diventando maestro nel gestire situazioni al limite dell’impossibile, come poi avrebbe dimostrato qualche anno più tardi a Salerno prima e ad Empoli poi.
Tornando a quel sabato sotto la Maratona, tutto sembrava apparecchiato al meglio: doppia punizione di Verdi, una col destro e l’altra col sinistro (ma questa è un’altra storia…), e Bologna in festa sul 2-1. Poi lo choc, in due minuti, Trotta su rigore e Budimir, per la seconda volta: 3-2 finale e Nicola col sorriso nascosto sotto i baffi all’imbocco degli spogliatoi. Lo stesso sorriso mostrato in Friuli nel marzo ’19 al timone dell’Udinese, stoppando la straordinaria rincorsa salvezza del Bologna di Sinisa, scivolato sui gol di De Paul e Pussetto, a cancellare il pari momentaneo di Palacio. Fece più rumore lo 0-3 del febbraio 2020, quando il Genoa, appena ereditato dalla breve parentesi Motta, maramaldeggiò davanti a un Dall’Ara incredulo, avvicinandosi alla salvezza con il primo gol in A di Soumaoro (qualche mese sarebbe diventato rossoblù), più le firme di Sanabria e Criscito. Oggi un altro capitolo, l’ennesimo in panchina con sullo sfondo le due torri, pronto a preparare un altro sgambetto e a rendere più dolce il cammino che porta alla salvezza del suo Cagliari, oggi a +4 sulla zona calda.
"Il Bologna è molto aggressivo, ti stressa sotto l’aspetto difensivo e quando sbagli ti può punire – commenta alla viglia –. Quando lo vedo mi diverto, ha un gioco che mi piace, Italiano ha dato una maggiore profondità e si vede la sua mano, in più saranno carichi di entusiasmo dopo la vittoria sul Milan. Ciò non toglie che dovremo mettere in pratica i miglioramenti".
Nei sardi tutti a disposizione eccetto Mutandwa. Possibile conferma in mediana di Adopo e Makoumbou, ballottaggio invece in fascia tra Felici e Luvumbo. Davanti a Caprile, i centrali saranno Mina e Luperto, affiancati da Zappa e Augello.
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