Arna, il futuro resta un libro tutto da scrivere

Marko cerca di chiudere la stagione in doppia cifra. Sempre più insistenti le voci che lo vogliono al Milan.

di MASSIMO VITALI -
4 giugno 2023

di Massimo Vitali

Quando il 23 ottobre, sfida d’andata col Lecce al Dall’Ara, dopo tredici giri di lancette Arnautovic freddava dal dischetto Falcone dando il la alla prima vittoria (2-0) firmata da Motta in campionato nessuno avrebbe immaginato che da lì in poi la sua stagione sarebbe scivolata sul piano inclinato della iella da infortuni e dell’anonimato, fino a produrre la pochezza di due sole reti e la marginalità da un progetto di squadra che non si confà a un fuoriclasse come lui.

Sic transit gloria Marko. Che poi è tutto da dimostrare che la gloria di Arnautovic sia tramontata se è vero che il Milan di Pioli sta pensando a lui per affidargli il ruolo di riserva di lusso che fin qui è stato di Zlatan Ibrahimovic. Secondo ’rumors’ di mercato Marko sarebbe sempre più vicino ai rossoneri.

Sta di fatto che oggi allo stadio di Via del Mare rischia di calare il sipario sull’avventura di Arnautovic rossoblù. Bilancio: 24 reti in 56 partite ufficiali, due in meno di quelle che il centravanti austriaco ha messo insieme nelle sue quattro stagioni allo Stoke City, che rappresentano il suo record con la maglia di un club. Piano però a cullare certezze sul fatto che Arnautovic in estate farà le valigie.

Marko ha un ‘contrattone’ da 3 milioni netti a stagione in scadenza nel 2025. Per un club che, come anche la vicenda Motta insegna, declina le proprie ambizioni attorno ai numeri del bilancio e a quelli, ad esso strettamente connessi, del monte ingaggi, l’austriaco è una voce di spesa che rischia di pesare assai di più del contributo di gol che il trentaquattrenne di Florisdorf è in grado di offrire sul campo.

Un tema ‘cessione di Arnautovic’ tra i dirigenti rossoblù oggi non si pone, perché a sentire le campane di Casteldebole Arnautovic è ancora un punto fermo del Bologna e lo sarà anche in futuro, al netto di eventuali offerte che non svalutino il valore del suo cartellino. Ma se per il club non c’è un tema Arnautovic esiste invece uno spinoso tema di incompatibilità tecnica tra Motta e il suo centravanti. Piaccia o no, e Thiago lo ha dimostrato in tutte le salse, nell’idea di calcio che ha in mente l’allenatore italobrasiliano il centravanti ideale non ha i connotati di Arnautovic.

Ora: se Motta, come suggeriscono molti indicatori, tra un mese sarà ancora il demiurgo del Bologna è difficile immaginare una convivenza tecnica tra i due sotto lo stesso tetto. Nell’attesa Marko oggi in Salento proverà a sparare le sue ultime cartucce, inseguendo quella doppia cifra che dista un solo gol e che rappresenterebbe un bel trofeo di consolazione in un 2023 per lui fin qui costellato di iatture.

Il bilancio del nuovo anno solare di Arnautovic è: un solo gol (con la Cremonese allo Zini), dodici partite saltare per infortunio, una per squalifica e due passate a scaldare la panchina. Oggi Marko saluta: se per sempre o solo per un mese lo capiremo dall’evolversi del mercato.

Ma per lui sarà un mese parzialmente di lavoro, perché in nazionale se la vedrà con Belgio e Svezia. Altra vetrina per strizzare l’occhio al futuro.

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