Bologna: dopo la Coppa Italia, focus su Europa League e futuro con Italiano
Il Bologna celebra la Coppa Italia e guarda al futuro con Vincenzo Italiano, tra Europa League e SuperCoppa.

Il Bologna celebra la Coppa Italia e guarda al futuro con Vincenzo Italiano, tra Europa League e SuperCoppa.
Sfuma l’ultimo sogno: la Champions. "Ora possiamo pensare ai doverosi festeggiamenti e all’ultima giornata. Poi parlerò con la società per vedere e programmare quello che è il futuro". Perché restano solidissime realtà e nuovi sogni da inseguire, dopo la conquista della Coppa che significa Europa League e SuperCoppa in Arabia e il tecnico rossoblù, parlando di futuro da programmare con la società allontana le voci circa l’interesse del Milan, in vista della girandole di panchina in serie A. La sconfitta di Firenze lascia ben poco rammarico.
Nessuno strasco: "Nei giorni successivi alla finale abbiamo festeggiato questo grandissimo trofeo e traguardo. Onestamente abbiamo pensato poco a questa partita e pensavo potesse andare anche molto peggio. Abbiamo lavorato, l’abbiamo preparata, siamo riusciti a controbattere, creare occasioni e fare due gol, ma la verità è che quando raggiungi obiettivi dopo un’annata dispendiosa, è normale e fisiologico abbassare la tensione e la guardia. Insomma, ci può stare di perdere questa partita, non è che ci siano disamine da fare o cose da rivedere".
Il Bologna ha staccato la spina a obiettivi raggiunti: "Abbiamo vinto un trofeo e scritto la storia e all’inizio dell’anno il presidente ci aveva chiesto l’Europa, non importava quale. Avremmo potuto tenere accesa la speranza Champions vincendo, ma la verità è che il treno lo abbiamo perso tra Napoli e Udinese, non riuscendo a vincere quelle partite. Perché per correre per quell’obiettivo si deve andare a velocità supersonica e non puoi permetterti di sbagliare 2-3 partite". Resta una stagione da applausi. Anzi da ovazione: "I ragazzi sono stati straordinari nel percorso e continuare a giocare in Europa e maturare esperienze darà modo a società, giocatori, ambiente e tutti noi di continuare a crescere. Straordinario è stato anche il condottiero Vincenzo Italiano, coraggioso nel raccogliere l’eredità scomoda di Motta, finissimo stratega nel ridisegnare la squadra con il 4-2-3-1 offrendole nuovi stimoli: un lavoro che è valso la Coppa Italia e che varrà questa mattina, alle 11.30 in Sala Borsa, la consegna del Premio Bulgarelli, promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori, con il patrocinio del Comune di Bologna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Risultati che sono valsi anche l’applauso della gente di Firenze: "L’ho detto e lo ribadisco: ho passato qui tre anni fantastici, favolosi, bellissimi. Purtroppo qualcuno dall’alto non ha voluto farci gioire e ci siamo andati vicinissimi, ma il rapporto con lo stadio e la Fiesole, anche nei battibecchi è sempre stato straordinario. Quelle tre finali perse avevano chiuse un ciclo". Ciclo iniziato in rossoblù alzando la Coppa Italia. Spazio alla festa, poi sarà tempo di summit con la dirigenza, che ha pronto sul tavolo rinnovo fino al 2027 e adeguamento per un Bologna sempre più Italiano.
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