Bologna e il rinnovo di Italiano, la fumata bianca non c’è. Ma le parti adesso sono più vicine
L’ingaggio può sfiorare i 3 milioni. A Casteldebole gli uomini di fiducia del tecnico, Caliandro e Nappi, insieme con Fenucci, Sartori e Di Vaio. Il contratto scade a giugno 2026, ipotesi per altre due stagioni

Il sorriso di Vincenzo Italiano mentre, nel giro d’onore al Dall’Ara, mostra orgoglioso la Coppa Italia conquistata all’Olimpico dopo la finale con il Milan (Schicchi)
Avanti piano, ma quella è la direzione. Ovvero: passi verso il rinnovo di contratto sì, ma non ancora decisivi. E il colore della fumata? Forse sarebbe più corretto dire che ieri dal comignolo di Casteldebole non è uscito alcun pennacchio di fumo.
Il rinnovo di contratto di Vincenzo Italiano per il momento resta in stand-by, appeso alle richieste economiche di un allenatore che attraverso i suoi agenti aveva chiesto un (chiamiamolo così) riconoscimento significativo del lavoro svolto nella stagione che il Bologna si è appena messo alle spalle, e trovando una dirigenza rossoblù che dopo aver preso atto di tali richieste sta facendo di tutto per soddisfarle, pur nei limiti che il club si è imposto.
Del resto il volto felice e totalmente empatico col mondo rossoblù che Vincenzo Italiano mostrava sul pullman scoperto che domenica ha scarrozzato squadra e trofeo della Coppa Italia in giro per la città resta lo spot più calzante per indicare il desiderio del tecnico di portare avanti il suo rapporto col Bologna.
"È il gioco delle parti, metteremo a posto tutto", aveva detto Italiano sabato sera dopo la sfida con il Genoa. Ieri pomeriggio a Casteldebole hanno provato a mettere a posto tutto i suoi due uomini di fiducia, Francesco Caliandro e Diego Nappi, non trovando ancora la quadra, ma avvicinandosi alla meta.
Nell’incontro con Fenucci, Sartori e Di Vaio (il secondo, dopo quello di mercoledì scorso), i due agenti di Italiano hanno ribadito le loro richieste, ascoltando nel contempo le ragioni di un Bologna che ha proposto formule alternative, in forma di bonus, per avvicinarsi ai desiderata del tecnico. Italiano in questa stagione ha percepito 2,2 milioni netti, saliti sensibilmente grazie al raggiungimento di alcuni bonus, non da ultimo la vittoria della Coppa Italia. La nuova base di discussione oggi sarebbe attorno ai 3 milioni senza bonus: un ‘upgrade’ che necessità di ulteriori approfondimenti. Rischi di far deragliare la trattativa tuttavia non ce ne sono, e men che meno il rischio che Italiano possa nel frattempo ascoltare altre sirene.
Il Milan ieri ha ufficializzato nel ruolo di diesse Igli Tare, che più di un pensierino a Italiano in questi giorni lo ha fatto, ma che sembra essersi rassegnato a virare su altri profili. Il Napoli, se come pare perderà Conte, sembra puntare su Allegri.
E non bisogna dimenticare che Italiano è un allenatore sotto contratto, il cui accordo scade nel giugno 2026. Sul piatto c’è il rinnovo fino al 2028, che resta un passaggio strategico se la volontà reciproca è quella di aprire in ciclo: ma fino a prova contraria il Bologna oggi un allenatore ce l’ha e non ha alcuna intenzione di perderlo. C’è anche il tema delle garanzie tecniche che Italiano chiede, ovvero la richiesta che i ‘sacrifici’ in uscita siano ridotti al minimo e che i ricavi delle eventuali cessioni servano a potenziare la squadra. Ma qui non sembrano esserci ombre. Le ultime ombre sul fronte economico potrebbero essere diradate nel prossimo incontro. Prossimo incontro che, a quanto filtra, sarà già in giornata per provare a trovare una quadra.
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