Bologna, Italiano carica i suoi in vista della Juve: "Pronti a fare la prestazione"
Domenica sera al Dall'Ara l'attesissimo scontro diretto per la Champions contro la Juventus (ore 20.45), che in casa dei rossoblù è imbattuta dal novembre '98. Sempre assenti Holm e Ndoye, ma il mister assicura: "Li recupereremo presto". Arbitra Doveri

L'allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano (FotoSchicchi)
Bologna, 3 maggio 2025 – C’è la Juve al Dall’Ara, la partita più attesa di tutte: la partita che vale la stagione. Lo dice la classifica, che le vede oscillare distanti un solo punto tra quarto e quinto posto, ad inseguirsi da mesi per l’obbiettivo Champions: un sogno per il Bologna, un obbligo per i bianconeri.
Sulla panca della Vecchia Signora l'ex Motta non c’è più ormai da mesi: fallito il progetto con lui al centro sotto la Mole, la dirigenza ha richiamato Tudor, già presente anni fa da giocatore e poi nello staff tecnico di Andrea Pirlo come assistente. Al croato il compito di portare la nave in porto, alla ricerca di una quarto posto che per lui sarebbe forse sufficiente per una riconferma nella prossima stagione.
Ma a bussare al portone delle big, già da un po', c’è anche il Bologna, temuto da tutti e tutte, che domani ritrova il Dall’Ara dopo il pareggio di lunedì scorso a Udine, che ha rallentato la corsa di Orsolini e compagni, ma non ha stoppato affatto l’entusiasmo di squadra, città, tifosi e del mister, Vincenzo Italiano, che così ha parlato alla vigilia del match in programma domani alle 20.45 al Dall’Ara.
"Quella di domani è sicuramente una tappa importante, ma 12 punti ancora in palio possono voler dire ancora tantissimo, per questo ci sarà da battagliare fino all'ultima giornata – esordisce il tecnico -. Ci siamo preparati bene per andarcela a giocare e sono convinto che faremo una bella prestazione. I ragazzi? Stanno bene, tranne Ndoye, Holm e Pedrola, ma i primi due li recupereremo presto”.
Così invece Italiano si è espresso sul mezzo passo falso fatto dai suoi in Friuli. “È umano sbagliare qualche partita, anche perché negli ultimi anni in Serie A non ci sono più partite scontate. Anche noi abbiamo sbagliato qualcosina nel nostro percorso e questo piccolo difettuccio di attenzione che abbiamo avuto nelle ultime trasferte cercheremo di aggiustarlo: se vogliamo rimanere ad alti livelli, dobbiamo avere l'attenzione altissima. Basti pensare all'Inter – aggiunge -, che dopo aver battuto il Bayern ha perso tre partite, ma poi a Barcellona ha fatto una grandissima prestazione. Ci sono momenti e momenti, che chiaramente vanno gestiti. Anche noi abbiamo avuto la capacità di reagire. Come ho detto a Udine, chi avrà la capacità di sbagliare meno si toglierà delle soddisfazioni".
Italiano guarda avanti, senza timore ma con consapevolezza in un gruppo solido, spesso capace di sorprendere, come cercherà di fare anche domani sera. "Ai ragazzi ho detto che non dobbiamo staccare la spina, perché ormai manca poco e con tutto quello che ci stiamo giocando dobbiamo dare tutti qualcosina in più. Fino ad adesso siamo stati bravissimi a ottenere tante soddisfazioni e a entrare nella storia, sotto tanti aspetti. Quando c’è da fare i seri e giocare, qui, lo si fa sempre”.
Infine la Juventus, che Italiano si augura di poter fermare ancora, dopo averlo fatto sia da giocatore, che da allenatore. "Li ho battuti sia in campo che in panchina. La Juve è da quando sono nato che primeggia, è una delle squadre più forti d'Europa. Ho vissuto tante Juventus, dalla gestione Lippi a tutte le altre, ed è squadra sempre difficile da affrontare, soprattutto in casa loro, ma è normale che sia così. Anche quest'anno investito tanto e sono sempre lì a lottare".
Arbitra Doveri, in un Dall’Ara quasi sold-out, assistito da Carbone e Giallatini, con quarto uomo Monaldi e addetti VAR Marini e Mariani.
Al Bologna, il successo interno contro la Vecchia Signora manca dal 29 novembre ’98.
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