Bologna-Juve: probabili formazioni e dove vederla in tv
Italiano all’attacco: “La mia squadra è pronta, proveremo a fare la storia. Ma servirà la perfezione”. L’ultima vittoria casalinga contro la Signora nel 1998: stasera vale la Champions

Vincenzo Italiano, 47 anni: il suo Bologna è già in finale di Coppa (Schicchi)
Bologna, 4 maggio 2025 – Quando il 29 novembre 1998 i gol di Paramatti, Signori e Fontolan al Dall’Ara demolivano la Signora il presidente del Consiglio era Massimo D’Alema, Marco Pantani aveva appena firmato la doppietta Giro-Tour e in Italia dominava ancora la lira.
E Vincenzo Italiano? Quel giorno col Verona espugnava per 2-0 il campo del Brescia. Sulla panchina dell’Hellas sedeva Cesare Prandelli e il futuro allenatore del Bologna, l’uomo a cui questa notte una città intera chiede di sfatare un tabù che resiste da 27 anni, affrontò quella gara del campionato di B da precoce titolare. Corsi e ricorsi. Indovinate chi c’era tra gli undici titolari bianconeri in quel 3-0 di ventisette anni fa che per i bolognesi da medaglia al petto nel tempo si è tramutato in frustrante ricordo di un’impresa irripetibile: Igor Tudor, proprio lui, il gigante croato che oggi siede sulla panchina della Juve e che nello ’spareggio’ Champions di oggi proverà (calcio d’inizio alle 20.45, fischia Doveri) a difendere con le unghie e con denti un +1 che metterà il Bologna nella condizione di inseguire una vittoria.
Probabili formazioni di Bologna-Juventus
BOLOGNA: 1 Skorupski; 14 Calabria, 31 Beukema, 26 Lucumi, 33 Miranda; 8 Freuler, 19 Ferguson; 7 Orsolini, 21 Odgaard, 30 Dominguez; 24 Dallinga
In panchina: 34 Ravaglia, 23 Bagnolini, 5 Erlic, 29 De Silvestri, 22 Lykogiannis, 20 Aebischer, 17 El Azzouzi, 9 Castro, 18 Pobega, 6 Moro, 80 Fabbian, 28 Cambiaghi, 15 Casale. Allenatore: Italiano
JUVENTUS: 29 Di Gregorio; 37 Savona, 12 Veiga, 15 Kalulu; 22 Weah, 5 Locatelli, 19 Thuram, 16 McKennie; 7 Conceiçao, 11 Nico Gonzalez; 20 Kolo Muani. Allenatore: Tudor.
In panchina: 1 Perin, 23 Pinsoglio, 2 Costa, 40 Rouhi, 51 Mbangula, 26 Douglas Luiz, 27 Cambiaso, 17 Adzic.
Dove vedere in tv Bologna-Juventus
Diretta tv alle 20.45 su Dazn.
Italiano: proveremo a fare la storia
“Proveremo a fare la storia”, promette Italiano. Il primo però a sapere che non è possibile scrivere una pagina di storia, l’ennesima di una stagione da sogno, senza il sostegno di un titolare invisibile ma decisivo: il pubblico del Dall’Ara. “Faccio un altro appello alla nostra gente, che ancora una volta può darci una spinta importante – dice il tecnico –. Insieme possiamo fare qualcosa di grande”. Quanto alla Juve, “per provare a batterla dovremo essere perfetti –dice il tecnico –. Manca Vlahovic? Giocatore fenomenale, con lui ho trascorso sei mesi belli alla Fiorentina. Il fatto che non ci sia è un vantaggio, anche se Kolo Muani è un campione”.
Sulla volata per l’Europa: “Ci giochiamo una posizione importante e dodici punti in palio sono tanti. La classifica è cortissima e ci sarà da battagliare fino alla fine. Chi la spunterà? Chi sbaglierà di meno”. Il pari di Udine è già nel cassetto (“dobbiamo eliminare quel piccolo difetto dell’approccio sbagliato che abbiamo avuto in un paio di partite”), conta di più il richiamo al supplemento di sforzi necessario per gettare il cuore oltre l’ostacolo. “Ne ho parlato con i giocatori – rivela Italiano –. Ho ricordato loro che in questi venti giorni possiamo raggiungere obiettivi incredibili e guai a staccare la spina. Anzi: dobbiamo tutti dare qualcosa in più”.
La finale di Coppa Italia col Milan del 14 maggio resta sullo sfondo (per ora): meglio concentrarsi sulle promesse di guarigione di Castro. “Da un paio di allenamenti l’ho visto molto migliorato – gongola Italiano –. Anche se la condizione non può essere quella che aveva prima di infortunarsi”. La sensazione è che tocchi di nuovo a Dallinga, così come fiuta un ritorno tra i titolari Ferguson.
“La Juve da allenatore l’ho battuta all’ultima di campionato quando guidavo la Fiorentina”, butta lì il tecnico. Era il 21 maggio 2022, gol di Duncan e Nico Gonzalez (oggi sull’altra sponda). Con quei tre punti la Viola acciuffò la Conference League. Fausta premonizione?
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