Bologna Primavera: Ripartire dalla Salvezza per un Futuro di Successi
La Primavera del Bologna punta a costruire un futuro migliore dopo la salvezza, con investimenti nel settore giovanile e nuove regole.

L’allenatore Leonardo Colucci (Schicchi)
Ricominciare dal Dall’Ara. La Primavera del Bologna dovrà ripartire dalla gioia dell’ultimo successo per costruire l’anno che verrà con la speranza che sia una stagione diversa da quella terminata con il successo di misura ai playout contro l’Empoli.
Un testa coda, quello dei giovani rossoblù, che poteva costare caro e che si è chiuso nel migliore dei modi, con la salvezza e la permanenza in Primavera 1. La retrocessione sarebbe forse passata in secondo piano di fronte alle imprese dei grandi, ma avrebbe rappresentato un neo per una società che vuole recitare il ruolo da big, non solo con i ragazzi di Italiano, ma a tutti i livelli, partendo da un settore giovanile sul quale sono stati fatti anche investimenti importanti in sede di mercato per attrezzare la rosa e affrontare la Youth League. Alla fine proprio il doppio impegno potrebbe aver fiaccato la squadra, con il cambio alla guida dopo l’esonero di Claudio Rivalta che non ha portato a quel guizzo definitivo, mantenendo Ravaglioli e compagni sul filo del rasoio fino agli spareggi. Leonardo Colucci dal canto suo ha portato a termine la missione per la quale era arrivato.
A caratterizzare in negativo l’annata sono stati i tanti infortuni, che hanno tenuto lontano dai campi alcuni dei ragazzi che avrebbero potuto fare la differenza, da Naim Byar osservato speciale del ritiro estivo della prima squadra, a Tommaso Ebone che dopo i tanti gol in azzurro si è rotto il crociato. Loro come anche Menegazzo, Amey, Baroncioni, Longoni, Ivanisevic e Battimelli saranno sotto la lente d’ingrandimento perché ufficialmente fuori dalle quotazioni Primavera trattandosi di classe 2005. Per loro il club dovrà decidere se giocarsi le carte con la rosa di Italiano durante il ritiro oppure trovare fortuna altrove per farsi le ossa. Ritrovare qualcuno che possa fare il grande salto sarebbe importante e un bel segnale, confermando anche il percorso fatto nelle passate stagioni dai vari Corazza, Ravaglia e in minor modo da Raimondo.
Molto cambierà anche a livello di regolamento vista la riforma avviata la scorsa estate: dopo il passaggio all’under 20, con conseguente aumento della competitività, si è arrivati anche ad un’ulteriore valorizzazione dei giovani italiani, con l’obbligo di portare in distinta 10 calciatori cresciuti localmente e altri 10 che siano convocabili dalle rappresentative nazionali italiane, facendo salire così gli standard già accresciuti nella stagione 2023/2025. La costruzione della prossima Primavera passerà anche da qui, affinché quelle lacrime di gioia e tensione possano tra un anno diventare il risultato di qualcosa di più grande.
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