Calciomercato Bologna Ziyech si propone, Dzeko ci pensa: svincolati di lusso per il sogno europeo
L’esterno, ex Chelsea, ha detto addio al Quatar e cerca rilancio in Europa. Il bosniaco attirato dai rossoblù: ma c’è il nodo ingaggio

Hakim Ziyech, 32 anni: ha vinto la Champions con il Chelsea. Edin Dzeko, 39 anni, con il City ha vinto due volte la Premier
Non solo Edin Dzeko (39 anni). La lista degli svincolati di lusso proposti al Bologna si allunga: secondo ’Africafoot’, portale specializzato che segue da vicino i principali calciatore del continente africano, sono al lavoro intermediari che hanno proposto al club rossoblù anche Hakim Ziyech (32), nazionale marocchino nato in Olanda come El Azzouzi, fresco di svincolo dai qatarioti del Al-Duhail: ovvero un fantasista che in carriera ha vestito le maglie di Ajax, Chelsea e Galatasaray mettendo in bacheca uno scudetto, una coppa nazionale e una SuperCoppa in Olanda, campionato e SuperCoppa in Turchia e soprattutto una Champions, una SuperCoppa Europea e una Coppa del Mondo per Club con il club di Londra. Arriva da un anno negativo, il talento di Dronten, fatto di 24 partite, un solo gol e un assist tra Galatasaray e Qatar: ma sul talento e la qualità del sinistro non si discute.
Come non si discutono qualità e professionalità di Dzeko, che a 39 anni ha chiuso l’ultima stagione con 14 reti e 4 assist il campionato di Super Lig in Turchia con il Feberbahce, aggiungendo 7 reti e 4 assist in 16 partite tra qualificazioni Champions e Europa League.
Per un Bologna che vuole costruire il sogno di essere protagonista in Europa la prossima stagione, sarebbero senz’altro profili di esperienza e di notevole spessore, abituati a calcare certi palscocenici importanti. Da rigenerare, Ziyech, che sarebbe al primo anno in Italia, da gestire Dzeko, che l’Italia la conosce a menadito dopo aver già vestito le maglie di Roma (che prova a riportarlo nella capitale) e Inter. Contatti in corso. Sono due possibilità: a patto ovviamente che accettino di calarsi nella realtà rossoblù a tutto tondo.
Realtà che racconta come in attacco ci sia un Santiago Castro in rampa di lancio e un Thijs Dallinga da valorizzare. E, aspetto non proprio secondario, un monte ingaggi da conservare in equilibrio in cui il giocatore più pagato è Orsolini con 2 milioni e l’intenzione, per mantenere solido e sano lo spogliatoio, è quello di non creare eccessivi disequilibri al riguardo. Se ne parla.
Intanto una cosa è certa. Il percorso di crescita del Bologna è sotto gli occhi di tutti: la qualificazione in Champions conquistata un anno fa e la Coppa Italia vinta nell’ultima stagione hanno fatto salire i rossoblù di rango. Che per tradizione la piazza rossoblù sia adatta a rigenerare campioni over 30 (da Baggio a Signori, da GIlardino a Di Vaio, fino ad Arnautovic), invece, è risaputo. E in questo caso è di campioni che si parla. Campioni a parametro zero, dove l’unica voce di spesa sarebbe legata all’ingaggio.
Ma per la sostenibilità del club la politica per ora è chiara: un anno di contratto, al più con opzione per una seconda stagione, per gli over 30. E al momento il tetto di ingaggio non supera i 2 milioni. A meno che la dirigenza non decida per qualche strappo alla regola, che non si concesse un anno fa nella trattativa con Mats Hummels, poi saltata con il tedesco ex Borussia Dortmund che alla fine preferì la Roma. Bologna è (ri)entrata nella geografia del grande calcio e nella testa di campioni che qualche anno fa avevano dimenticato dove fosse sulla cartina geografica.
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