Bologna trionfa in Coppa Italia: Ndoye decisivo, Milan sconfitto

Il Bologna vince la Coppa Italia dopo 51 anni grazie a Ndoye. Italiano riscatta le finali perse, Conceiçao sconfitto.

di GIANMARCO MARCHINI
15 maggio 2025
Vincenzo Italiano viene lanciato in aria dai suoi giocatori: per il tecnico subito un successo al primo anno in rossoblù

Vincenzo Italiano viene lanciato in aria dai suoi giocatori: per il tecnico subito un successo al primo anno in rossoblù

dall’inviato Gianmarco Marchini

Il Bologna torna in paradiso, il Diavolo si rintana a testa bassa all’inferno. All’Olimpico di Roma, Sergio Conceiçao viene battuto e manca l’ultima disperata chance di cambiare il finale della sua storia in rossonero. Riscrivono, invece, meravigliosamente la loro storia i rossoblù che mancavano all’ultimo atto della Coppa Italia da cinquantuno interminabili anni. Tra i trentamila tifosi ieri c’erano tanti nonni con i nipoti a cui avevano solo potuto raccontare la grandezza di quella squadra. E riscrive la sua storia anche Vincenzo Italiano che, dopo le tre finali perse con la Fiorentina, aveva una pratica rimborso aperta con il destino. Conto saldato con una prestazione gigantesca del suo Bologna, con una master class tattica. A decidere la finalissima piena zeppe di campioni e vip – da Sinner al ct Spalletti, da Cremoni alla Pausini – è un gol di Dan Ndoye al nono della ripresa, con un guizzo personale. Come i predestinati, qual è questo ragazzo svizzero dal viso pulito e le giocate letali. Si prende lui la scena in una notte in cui Leao aveva illuso il popolo milanista. La partita. Conceicao recupera Fofana e Leao, mentre Italiano scopre le carte dopo la partita ‘a poker’ di venerdì e ne cambia sette: dentro Lucumi, Holm, Miranda, Ferguson, Fabbian, Ndoye e Castro. Ne esce fuori un primo tempo ad alta intensità, incendiato subito da Leao che semina lucumi e crossa, ma Jimenez colpisce alto (4’). Il Bologna non si spaventa e graffia con le folate di Ndoye: su una di queste serve Freuler che viene murato dal petto di Gabbia (9’). Al 10’ è clamorosa la doppia parata di Skorupski che prima si ritrova addosso una deviazione goffa di Beukema e poi d’istinto mura Jovic. Ancora Ndoye: Tomori lo stende quattro volte e alla quinta prende il primo giallo di Mariani. Il sipario cala con il giallo a Ferguson che travolge Leao, ma le proteste rossonere sono tutte per un gomito sospetto di Beukema nell’inizio dell’azione. Il Bologna, però, rientra prima dagli spogliatoi, manifestando subito una fame di gloria che al Diavolo indolente sembra essere passata dopo una Supercoppa vinta in rimonta sull’Inter. Rimonte-miracolo, ieri, non sono arrivate per Conceiçao che, dopo il vantaggio di Ndoye, non sa trovare contromisure alla ragnatela tattica di Italiano. Entrano tutti, Joao Felix, Gimenez, Walker, Abraham e Chukuwueze, ma il Milan non rientra più in partita. La gloria al Bologna che corona così una crescita meravigliosa negli ultimi tre anni. I rossoblù si assicurano un biglietto per l’Europa League. Al Diavolo, invece, restano giusto due gare di campionato per tentare una disperata rimonta per le coppe e non restarsene da solo all’inferno.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su