Bologna, a Udine la frenata Champions. Orsolini non trova la magia dell’ultimo minuto

I rossoblù perdono il quarto posto ma Italiano è fiducioso: “Il campionato è ancora tutto aperto, la corsa è lunghissima”

di GIOVANNI POGGI
28 aprile 2025
Orsolini ha tentato il colpo finale, ma questa volta non gli è riuscito (foto Schicchi)

Orsolini ha tentato il colpo finale, ma questa volta non gli è riuscito (foto Schicchi)

Bologna, 28 aprile 2025 – Una traversa e un punto a testa per Udinese e Bologna, che a Udine rallenta la sua corsa all’Europa, confermando una tradizione poco felice in Friuli. E anche Orsolini fallisce il colpo di testa della vittima allo scadere.

Più che un rettangolo verde è una trappola, dove ormai ogni stagione i rossoblù lasciano punti per strada, travolti dalla fisicità di un gruppo che interrompe la propria striscia di cinque sconfitte consecutive, facendo gongolare tutte quante le dirette concorrenti della squadra di Italiano, che scende dal trono del quarto posto, dove sale la Juve, prossima avversaria domenica al Dall’Ara per un infuocato, a dir poco, scontro diretto per la Champions.

Al 3’ il legno salva subito i rossoblù e Skorupski, con Davis ad un soffio dall’1-0 e la traversa che ancora trema. Il Bologna non è quello di sempre e gioca sulla falsa riga di quello già visto un anno e mezzo fa sullo stesso terreno di gioco, con l’unica differenza che i bianconeri (senza Thauvin, Bijol e Lucca) non riescono a colpire a raffica come fu in quell’occasione. Al 24’ è sempre Davis a provarci, ma con scarsi risultati e mentre Runjaic è costretto a inserire Modesto per l’ammaccato Ekkelenkamp (problema muscolare), Maresca annulla il gol di Odgaard, per precedente fallo di Dallinga su Kabasele. Intervallo e forse va anche bene così.

La ripresa, però, non è che sia meglio, anche se inizialmente i rossoblù sembrano averne leggermente di più, nonostante il pericoloso tentativo su punizione di Payero, fuori non di molto.

Dopo Pobega (per Aebischer), nella ripresa spazio anche a Fabbian e Cambiaghi, per Odgaard e Dominguez, poi, al 68’, Orso si apparecchia il pallone della partita: punizione quasi perfetta e traversa, che fa imprecare e che pareggia il conto dei legni.

Prima del gong, ancora cambi, ma i ritmi restano sempre gli stessi, almeno fino alla chance capitata sulla testa di Orsolini, che spreca, anticipando i tre fischi di Maresca.

Un punto per scavallare quota 60, con la consapevolezza che la corsa sarà ancora lunghissima.

Italiano: è ancora tutto aperto

Così nel post-partita Vincenzo Italiano (assente sul campo causa squalifica): "E' un punto che ci sta - dice -, soprattutto visto il primo tempo. Non ci siamo abbandonati all'avversario, ci aspettavamo un'Udinese così in casa sua. Abbiamo tenuto botta e la reazione del secondo tempo è il marchio di fabbrica, nei secondi tempi riusciamo a venire fuori. Tra la traversa di Orso e la spizzata forse potevamo anche vincerla. Abbiamo ancora quattro finalissime, dobbiamo cercare di essere più attenti se vogliamo arrivare davanti a qualcuno. Ogni partita serve il guizzo giusto, Orsolini di solito lo trova, oggi ci è andato solo vicino, questo secondo tempo mi lascia contento. Il nostro campionato è ancora tutto aperto".

Così invece sulla situazione legata a Castro. "Gli ho chiesto come si sentiva col piede, già da prima mi diceva che si sentiva bene. Sono dolori che possono sparire da un momento all'altro, mi sembra stia meglio. Se però deve un po' trascinarsi preferisco usarlo per un quarto d'ora e oggi poteva farci vincere, ma penso aumenterà la condizione con il passare dei giorni".

In chiusura, un ultimo commento sul Bologna. "Non eravamo scarichi, però quando ti saltano addosso squadre come l'Udinese non ti fanno giocare bene, Orsolini e Dominguez li abbiamo trovati poco nel primo tempo, di più nella ripresa. Abbiamo la capacità di fare un'altra gara nella ripresa e questo mi lascia contento, avessimo fatto tutta la gara come il primo tempo sarebbe stato preoccupante,invece abbiamo reagito. Cambiaghi poi sa darci un passo diverso. Ci può stare arrivare a Udine e non trovare la giocata".

Occasione mancata? – conclude il mister -. Tante gare sembrano scontate, ma si fa fatica con tutte in Serie A. L'Udinese non ha obiettivi ma è una grande squadra, mi piace chi subentra e ci dà una mano per capovolgere l'esito delle gare. Dai cambi spesso troviamo energia e nell'ultimo mese può essere un fattore importante".

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