Bologna: Ultime 4 Partite per la Lotta all'Europa e la Finale di Coppa Italia

Il Bologna affronta un finale di stagione decisivo tra campionato e Coppa Italia, sfidando infortuni e avversari come il Milan.

di MARCELLO GIORDANO
6 maggio 2025
Il Bologna affronta un finale di stagione decisivo tra campionato e Coppa Italia, sfidando infortuni e avversari come il Milan.

Il Bologna affronta un finale di stagione decisivo tra campionato e Coppa Italia, sfidando infortuni e avversari come il Milan.

Scrivere la storia o rimanere con un pugno di mosche in mano, ecco il destino del Bologna in questo rush finale: tutto in 4 partite, campionato e lotta per l’Europa, che chiama in ballo anche la finale di Coppa Italia che manca da 51 anni.

Sta arrivando in fondo con il fiatone, il Bologna. La stagione ha presentato il conto delle tante fatiche e il gruppo rossoblù cerca nelle tasche i centesimi che mancano per saldare il conto. E’ stata una stagione tutta in salita e i rossoblù hanno dimostrato di avere il passo dello scalatore. Fino alle ultime due giornate, che hanno segnato il sorpasso di Juventus, Roma e Lazio. Da quarto che era, il Bologna è scivolato al settimo posto, fuori da tutto.

E ora c’è da fare i conti con la paura della beffa e di rovinare tutto proprio sul più bello. Serve un’impresa contro la paura. Meglio se duplice: venerdì a San Siro e mercoledì 14 a Roma, sempre con il Milan. Da qui alla fine il Bologna è chiamato a rincorrere. Di nuovo: è il destino di questa annata. Di più: è chiamato ancora una volta ad andare oltre a emergenza, infortuni, un calendario in salita e non solo. Perché tra quarto e settimo posto quella di Italiano è l’unica squadra rimasta in corsa su due fronti.

Sono state tante le difficoltà affrontate e superate: cambio di guida tecnica, l’addio di 4 titolari della scorsa stagione, la ricerca di una nuova identità, trovata solo a ottobre, quando Italiano si è reinventato Odgaard trequartista disegnando il 4-2-3-1. Lì è iniziata la cavalcata: rossoblù da tredicesimi in campionato a quarti. Il tutto giocando su tre fronti fino a fine gennaio. Il tutto facendo i conti con una moltitudine di infortuni: basti dire che Italiano ha avuto la rosa al completo tra Campionato, Coppa Italia e Champions una sola volta con la Lazio: ed è finita con una manita casalinga.

Da due mesi i rossoblù devono fare i conti con l’assenza della punta titolare Castro e non è un dettaglio. Da due mesi Odgaard si allena a scartamento ridotto e Ferguson è rientrato solo con la Juventus dopo il secondo infortunio muscolare, eredità di una stagione di rientro dall’operazione al crociato che lo ha tenuto fuori fino a novembre. Cambiaghi è rientrato a febbraio, come pure El Azzouzi, Aebischer è rimasto ai box 4 mesi. A turno e a ripetizione si sono fermati pure Holm, Calabria, Pobega, Orsolini solo per citarne alcuni e sul più bello manca pure Ndoye e Dallinga è chiamato a gestirsi a causa della pubalgia. Non ci sono colpe, non c’è un dito da puntare contro nessuno. Storia e cronaca bastano per fotografare la frenata delle ultime settimane, all’interno di una stagione che dovrà servire d’esperienza, più che da lezione, in quanto la prima che vede il club impegnato su tre fronti in questo calcio moderno senza soste.

C’è da stringere i denti: perché il calendario dice che il Bologna ha un cammino in salita, in casa di Milan e Fiorentina, prima di chiudere in casa con il Genoa. In mezzo una finale di Coppa Italia che potrebbe essere scorciatoia per l’Europa. Ma c’è pure una trasferta di San Siro che potrebbe valere un controsorpasso, considerato che il week end proporrà Lazio-Juventus.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su