Casteldebole nel futuro. Piccoli, Pinamonti, Pessina. Fari anche sugli Esposito
Sartori e Di Vaio lavorano già al Bologna di domani, per un gruppo più italiano. Da capire il destino di Dallinga e un’eventuale proposta indecente per Castro.

Sartori e Di Vaio lavorano già al Bologna di domani, per un gruppo più italiano. Da capire il destino di Dallinga e un’eventuale proposta indecente per Castro.
Un Bologna più italiano per Vincenzo Italiano: ecco una delle idee in seno alla dirigenza rossoblù in vista della prossima estate, ammesso e non concesso che il mercato offra pedine a prezzi accessibili nel rapporto qualità prezzo e che siano ritenute adatte a migliorare la squadra. L’opera è iniziata in estate con l’arrivo in prestito oneroso (da 1 milione) con diritto di riscatto fissato a 10 per Tommaso Pobega. L’idea di riscattarlo c’è, ma molto dipenderà dal finale di stagione: se sarà Europa o meno e di che tipo. E’ proseguita con l’arrivo in prestito di Davide Calabria a gennaio, sempre dal Milan e in scadenza di contratto a giugno: idea e voglia di discutere la sua permanenza, anche in questo caso c’è, ma tanto il giocatore quanto il club ne parleranno verso la fine dell’anno, quando sarà chiaro se il Bologna continuerà a girare per il continente.
Ma non è finita qua. Roberto Piccoli (24 anni), Andrea Pinamonti (25) e Matteo Pessina (27), sono altri giocatori seguiti. Non si può ancora parlare di obiettivi e trattative, ma che i giocatori siano attenzionati a Casteldebole è notizia certa. Due, tra l’altro, Giovanni Sartori li conosce benissimo e li ha voluti e lanciati a Bergamo, con l’Atalanta: ovvero Piccoli e Pessina. Il primo ha nel Bologna una delle sue vittime preferite: tre gol segnati tra campionato e Coppa Italia, due nelle ultime due stagioni. A Lecce segnò su rigore nello scorso campionato e in quello attuale si è messo in mostra domenica al Dall’Ara, avviando e concludendo con stacco imperioso l’azione che ha regalato l’iniziale vantaggio. Aspettando di capire che ne sarà in estate di Castro e Dallinga, è un attaccante in ascesa (8 gol e 3 assist in questa annata fin qui), che aspetta una chance a livello più alto rispetto alla lotta salvezza: a Cagliari è in prestito dall’Atalanta con diritto di riscatto fissato a 12 milioni.
In ascesa è pure Andrea Pinamonti, scuola Inter, che fu offerto al Bologna anche la scorsa estate, quando il club preferì Dallinga dopo aver perso Pavlidis, Ioannidis e Duràn: dopo i 13 gol di Empoli e gli 11 della scorsa stagione a Sassuolo, Pinamonti si è caricato l’attacco del Genoa sulle spalle in quest’annata (9 reti e 1 assist), segnando tra l’altro una doppietta contro la squadra di Italiano a Marassi. Per caratteristiche ed età, a Piccoli e Pinamonti il Bologna potrebbe pensare in caso di addio di Dallinga, al quale restano due mesi di tempo per convincere la dirigenza di potersi prendere la squadra in mano.
In caso di addio di Castro, infatti, è più probabile che la dirigenza cerchi un altro investimento giovane, come i fratelli Esposito di scuola Inter: Sebastiano dell’Inter e Francesco Pio dello Spezia. Il Bologna ha comunque l’intenzione di trattenere almeno un altro anno Santi, destinato a far lievitare le proprie quotazioni, dopo la convocazione dell’Argentina e a maggior ragione in caso di qualificazione in Europa: a meno che non arrivino offerte davvero irrinunciabili. Pessina è stato campione d’Europa con l’Italia di Mancini ed è reduce, come Pobega un anno fa, da una stagione condizionata da un’operazione al tendine (bicipite femorale). Sarebbe un’operazione rilancio: dovessero uscire El Azzouzi o Moro, il Bologna ci penserebbe.
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