Castro "Abbiamo recuperato con rabbia"
L’argentino dedica il gol al pubblico rossoblù: "È davvero straordinario". Ndoye: "Un match meraviglioso, andiamo avanti così"

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium
Si sblocca Castro. E Ndoye, spiegate le ali non si ferma più. L’argentino rimette in piedi la gara, Ndoye ribalta il Milan, firmando in un colpo solo il sorpasso a rossoneri e Fiorentina, che vale il sesto posto e l’Europa. La rimonta continua con il marchio di fabbrica dei rossoblù: perchè quella sui rossoneri è l’ennesima rimonta vincente, dopo l’ultima casalinga sul Torino, frutto di un Bologna che non molla mai. "Che spettacolo, questa ce la siamo proprio meritata. Sono tre punti frutto del fatto che noi squadra siamo un tutt’uno con la nostra gente, la società e l’ambiente". Frutto del gioco, di un Bologna che è gruppo al cospetto delle individualità rossonere. "Partita meravigliosa", ribatte Ndoye, che ha gli occhi lucidi a bordo campo e si gode la festa della sua gente, "Siamo speciali, abbiamo qualcosa dentro". Quel qualcosa il Bologna lo tira fuori ancora una volta: si chiama carattere, gioco, capacità di raddoppiare le forze nelle difficoltà. E poi c’è Ndoye, moltiplicatore rossoblù, al sesto gol stagionale in campionato, per un esterno che un anno fa ne fece uno soltanto: "E’ un giocatore di livello internazionale, e ora che arrivano anche i gol chissà dove può arrivare. Per fortuna ce lo godiamo noi, è un ragazzo straordinario", sono le parole con cui Castro incorona il compagno match winner, al terzo gol nelle ultime due gare casalinghe dei rossoblù. Fa impazzire Hernandez, sorprende Pavlovic e affonda il Milan. Completa l’opera iniziata dal compagno, che l’ultima volta che il Bologna aveva battuto il Milan al Dall’Ara, 23 anni fa, non era neppure nato: "Questa vittoria e questo gol li dedico alla nostra gente, che anche dopo la sconfitta di Parma è rimasta sempre al nostro fianco. Ce la siamo meritata, perché abbiamo fatto una grande partita: non meritavamo di essere sotto nel primo tempo e ce la siamo ripresa con rabbia". La rabbia e la ritrovata cattiveria sotto porta di Castro, il più lesto ad arrivare sulla palla vagante che nasce dalla punizione di Ferguson e dal colpo di testa di De Silvestri. Si avvicina alla doppia cifra Castro, classe 2004, uno dei migliori talenti in circolazione, con Milan e Inter sulle sue tracce: "Ma io non lo so e non ci penso. Penso solo a domenica e al Cagliari, a lottare per il Bologna, per i compagni e i nostri tifosi". Operazione sorpasso completata. Ora bisogna tenere il passo con il Cagliari. Parola di Ndoye: "Dobbiamo difendere con le unghie e con i denti il clima che abbiamo creato e andare avanti su questa strada, soprattutto davanti alla nostra gente. Ma prima fatemi godere per un altro istante il Dall’Ara e la festa".
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