Castro riscrive la storia. Delirio Santi: cancellata l’Atalanta. Bologna, è una Coppa da impazzire

Nel corso del primo tempo infortunio muscolare per Odgaard, sostituito dall’argentino Dominguez. Ancora un cross vincente del solito Lykogiannis. I rossoblù in semifinale di Coppa Italia dopo 26 anni.

di GIANMARCO MARCHINI
5 febbraio 2025
La gioia di Santiago Castro: il suo colpo di testa vale l’ingresso in semifinale (Schicchi)

La gioia di Santiago Castro: il suo colpo di testa vale l’ingresso in semifinale (Schicchi)

dall’inviato Gianmarco Marchini

In tasca il Bologna ha le chiavi della Storia e ormai apre la porta ogni volta che vuole. Lo ha rifatto ancora. Dopo un’incredibile qualificazione in Champions la scorsa stagione, ieri sera a Bergamo, i rossoblù hanno conquistato una semifinale di Coppa Italia che mancava dal 1999. Ventisei anni per rimettere la testa così avanti. La testa è quella di Santiago Castro, che entra nel finale e spacca la partita con la forza che hanno solo i predestinati.

E’ il minuto ottanta quello consegnato agli storici: Lykogiannis pennella una punizione da una trentina di metri su cui irrompe Santi. Più in alto di tutti: un gol che è un urlo pazzesco. E’ la voce fortissima di questo Bologna tornato a far tremare il mondo, dopo un’estate, la scorsa, che doveva riportare tutti con i piedi per terra. E invece è successo l’impossibile: Vincenzo Italiano ha convinto i suoi ragazzi di poter essere ancora grandi e che il capolavoro dell’ultima stagione non fosse stato un caso.

Lo ha dimostrato il percorso fatto dai rossoblù in Champions, lo dimostrano i 37 punti in campionato (record nell’era dei tre punti) e lo ha confermato la prova in casa dell’Atalanta. Una prestazione gigantesca in una serata che avrebbe spaventato qualsiasi squadra. Non questo Bologna, però, che nel primo tempo decide di aspettare la Dea: Lykogiannis e Holm restano bassi per presidiare le corsie dove Gasperini ama infierire. Un De Ketelaere in serata variabile impazzita affonda il suo sinistro tra le certezze rossoblù e costringe Skorupski al primo vero intervento dopo 7 minuti. La scossa prova a darla Odgaard, prima verticalizzando per Ndoye, poi provandoci dal limite: due tiri fuori. Ancora De Ketelaere ispira due affondi nerazzurri, con Lyko e Holm provvidenziali in chiusura. Ma il brivido più freddo è al 40’, Odgaard si tocca la coscia sinistra: dentro Dominguez. In chiusura di frazione, Ndoye fa la prima cosa da Ndoye: semina il panico e serve Pobega che in corsa calcia a botta sicura, ma trova Hien.

La ripresa viene aperta da uno slalom di Dominguez. Ma l’inerzia si tinge di nerazzurro perché l’Atalanta vuole scongiurare i rigori. Bellanova chiama Skorupski al miracolo (6’). Gasp pensa anche al campionato e cambia: fuori Pasalic, Retegui e Zappacosta dentro Samardzic, Maldini e Cuadrado. Ma la chance più grande tocca a Pobega, su un’azione costruita da Ndoye: il tiro a botta sicura è deviato con un miracolo da Rui Patricio. La partita s’incendia, il Bologna comincia a crederci e ha un’altra grande occasione, ma Dallinga spara alto. Cuadrado e Ndoye regalano strappi importanti. Esce CdK per Brescianini che manda subito Maldini in porta: tiro bloccato da Skorupski. Quando all’orizzonte sembrano prendere forma i rigori, ecco apparire una sagoma: quella di Castro. E all’80’ l’hombre del destino si rivela: punizione da trenta metri tagliata perfettamente da Lykogiannis, Santi vola in cielo, e incorna il gol. L’argentino si butta letteralmente in braccio ai millequattrocento tifosi rossoblù. E’ una notte storica. E’ la notte del Bologna. In semifinale una tra Juventus ed Empoli. Trovatelo un tifoso che spera di sfidare i toscani. Troppo bello e troppo forte questo Bologna per rinunciare al gusto di guardare Motta negli occhi.

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