Certezza Orsolini. Ha raggiunto Di Vaio. E non vuole fermarsi
Con la doppietta al Cagliari, Riccardo è a 66 gol come l’ex capitano. Ogni volta che viene messo in dubbio, lui risponde da campione.

Riccardo Orsolini, 28 anni: già 10 gol stagionali
Ha attraversato idee e schemi di cinque allenatori: Roberto Donadoni, Pippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Thiago Motta e adesso Vincenzo Italiano. Ha conosciuto quattro uomini mercato: Riccardo Bigon, Walter Sabatini, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio. Ma la particolarità di questa epopea sportiva al sapore di ragù (anche se l’ingrediente più importante viene da Ascoli) è che Riccardo Orsolini con la doppietta al Cagliari ha raggiunto proprio Di Vaio nel pantheon dei rossoblù più prolifici di sempre. Da capitano SuperMarco gonfiò per 66 volte la rete: 65 gol in campionato e uno in Coppa Italia (al debutto col Vicenza). Ed è lo stesso numero di gol in partite ufficiali raggiunto domenica da Orsolini, che a quel totale arriva sommando i 59 gol in campionato ai 7 segnati nella Coppa nazionale. A tutela del marchio Dop da cannoniere vero va rimarcato che Di Vaio quei 66 gol li ha totalizzati in 148 gare spalmate su quattro stagioni. Le stagioni di Orsolini in maglia rossoblù sono invece già otto (e le gare ufficiali 244): sembra un’era geologica fa quel gennaio 2018 in cui sbarcò a Casteldebole un po’ alla chetichella, incrociando l’infausto girone di ritorno che costò la panchina a Donadoni.
Se dal passato ci si catapulta al presente non si può non ricordare come Orsolini, grazie ai 9 gol segnati in campionato e al sigillo col Monza in Coppa Italia, la doppia cifra complessiva in questa stagione l’abbia raggiunta proprio domenica sera. Insieme a un altro primato: a partire dal 2018-19, ovvero dalla stagione in cui ha segnato il suo primo gol in rossoblù, Orsolini è il calciatore italiano in attività ad aver totalizzato il maggior numero di gol in serie A: 59 per l’appunto. E’ un messaggio per Spalletti? In realtà no, perché dopo la mancata convocazione all’ultimo Europeo Orsolini mentalmente ha abbassato la saracinesca sulle velleità azzurre. Dopodiché a 28 anni, e con questi numeri, mai dire mai.
Di certo c’è solo che ogni volta che si viene sfiorati dal sospetto che là davanti non sia così indispensabile puntuale arriva la sua risposta roboante. Perché l’Orso a volte va in letargo ma ne esce sempre più ringalluzzito. Prendiamo questa stagione. Gol all’Udinese alla prima giornata e a seguire 6 giornate di astinenza. Cinque gol in 6 partite tra ottobre e novembre e in coda altre 6 giornate di digiuno, originate dal primo infortunio stagionale impegnativo. Dopo il ritorno al gol col Monza (era il 18 gennaio) Riccardo si è infortunato di nuovo ed è rimasto a secco per altre sei partite, prima della doppietta di domenica. E’ la danza (salvifica) dell’Orso.
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