Concorrenza selvaggia, l’ora di Orso. E’ un Bologna extralarge sulle fasce

L’ascolano dovrebbe essere nell’undici titolare con Cambiaghi. Ma Ndoye e Dominguez sono valori aggiunti

di MASSIMO VITALI
2 marzo 2025
Riccardo Orsolini, 28 anni, vuole riprendersi una maglia da titolare (Ansa)

Riccardo Orsolini, 28 anni, vuole riprendersi una maglia da titolare (Ansa)

Per una volta si fa prima a dire chi manca: i convalescenti Holm e Pedrola. Tutti gli altri godono di ottima salute e allargano a dismisura il ventaglio delle scelte di Italiano. Bologna-Cagliari è una sorta di venghino signori venghino. E il più atteso di tutti è Riccardo Orsolini, che tra infermeria, panchina e minutaggi irrisori (otto giorni fa al Tardini, a partita ormai compromessa) non vede una maglia da titolare in campionato dal 18 gennaio, quando mise a referto un gol e un assist nel 3-1 in rimonta sul Monza.

A furia di mancare all’appello a Orso è toccato far spazio a Castro sulla poltrona di capocannoniere di squadra in campionato: ora sono 7 gol a testa. "Orso sta bene e penso che giocherà dall’inizio – diceva ieri Italiano –. Col Milan è stato sacrificato solo per le caratteristiche dell’avversario".

In realtà Orso si è accomodato in panchina anche perché se il Bologna oggi è il regno dell’abbondanza le corsie esterne dell’attacco sono le zone del campo in cui Italiano ha in assoluto più frecce al suo arco. Orsolini che torna titolare rischia di panchinare Ndoye e/o Dominguez, ovvero, rispettivamente, l’uomo del gol-partita col Milan e il furetto che aveva lavorato i rossoneri ai fianchi. Senza dimenticare Cambiaghi, già titolare al Tardini col Parma e anche col Milan, giovedì notte, nel finale rivelatosi decisivo. Forse toccherà a Cambiaghi far coppia con Orsolini sulle corsie d’attacco, immaginando che Italiano possa risistemare Fabbian a ridosso della punta centrale, la solita partita a due tra Castro e Dallinga.

"Sarebbe fantastico se il ct dell’Argentina chiamasse Santiago in nazionale", le parole di Italiano. Che con la consueta schiettezza ha sdoganato anche il guaio fisico con cui deve convivere Dallinga: "Non c’è nulla da nascondere, Thijs si trascina da un bel po’ un fastidio al pube ed è un problemino che si porterò dietro da qui alla fine. Però col Milan è entrato bene".

Forse un’indicazione di formazione. L’altra freccia (e che freccia) dell’attacco è Odgaard, che però non avendo ancora tanti minuti nelle gambe è più facile che anche a questo giro parta dalla panchina, sempre che la notte non porti diverso consiglio e non induca Italiano a riconsegnare a Jens il ruolo di trequartista, in vece di Fabbian.

In difesa, fatto salvo che tra i pali dovrebbe esserci di nuovo Skorupski, si annuncia il ritorno di Lucumi in coppia con Beukema e un probabile doppio avvicendamento dei terzini: Calabria e Lykogiannis al posto di De Silvestri e Miranda. A centrocampo Freuler, lo stakanovista che nello scacchiere di Italiano non manca mai, questa volta dovrebbe far coppia con Pobega, che col Milan è stato impiegato solo nella ripresa. Ma con Italiano le sorprese sono la regola.

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