Di Francesco, Baroni e Corvino: quanti incroci con i rossoblù

di GIACOMO GUIZZARDI -
4 giugno 2023

di Giacomo Guizzardi

Intrecci, ricordi, passato. Lecce-Bologna, seppur priva di reali stimoli di classifica e di obiettivi, rappresenta comunque la gara in cui tornano alla mente situazioni e personaggi risalenti ad annate passate.

Apriamo la porta di casa Lecce: salvezza ottenuta al penultimo turno, grazie al pesantissimo rigore calciato e trasformato da Colombo.

Un Lecce che non ha perso la sua identità e che proverà, questo è certo, a regalare un sorriso ai suoi tifosi questa sera: il merito di questa continuità è sicuramente di Marco Baroni, che a Bologna ha passato due anni della sua carriera calcistica, a inizio anni Novanta. Insieme con Baroni, doveroso e quasi superfluo ricordare Pantaleo Corvino, artefice ‘dietro la scrivania’ della salvezza della squadra salentina, direttore sportivo che a Bologna non ha saputo incidere come previsto.

Se si scava a fondo all’interno della formazione leccese, ecco che risaltano nomi che hanno fatto eco anche a Casteldebole: Di Francesco era l’altra freccia a disposizione di Donadoni ai tempi di Verdi e Destro, ricordato anche per lo scambio che portò Falcinelli in rossoblù.

E poi: Cassandro, maturato umanamente e calcisticamente come calciatore a Bologna, dove ha avuto modo di affinare il suo ruolo e di alzare al cielo il Viareggio del 2019, ha conquistato la serie A grazie alle ottime annate tra Novara e, soprattutto Cittadella, ricevendo la chiamata di Corvino che già lo conosceva dai tempi delle stagioni in Emilia.

Infine, citando un altro uomo, c’è Maleh: conteso dai rossoblù quando fu capace di mettersi in mostra col Venezia, il Bologna intendeva riportare a casa un ‘figliolo’ della sua terra, essendo Youssef nato a Castel San Pietro.

Niente da fare: prima Fiorentina e ora Lecce, per rilanciarsi. Venendo al campo, e alla partita. Turnover praticamente assente per Baroni e il suo Lecce: davanti a Falcone, agiranno Gendrey, Baschirotto, Umtiti (di lui Baroni ha detto "A Lecce ha sentito amore, si è calato nella nostra realtà: è un uomo vero che ci ha trasmesso passione") e Gallo.

A centrocampo rifiata Hjulmand, fiducia a Gonzalez, Blin e Oudin. Davanti, pochi dubbi: Colombo vuole spiccare definitivamente il volo, lo aiuteranno Strefezza e Banda.

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