Difficile l’archiviazione dopo lo sfogo contro l’addetto al Var. Caso Nasca, la società deposita la memoria difensiva per Motta

Si va verso il deferimento. Nel dossier sono stati inclusi. anche i precedenti. tra l’arbitro e il tecnico . .

12 dicembre 2023
Caso Nasca, la società deposita la memoria difensiva per Motta

Caso Nasca, la società deposita la memoria difensiva per Motta

Le parole di Motta contro Nasca nello spogliatoio di Lecce? Affermazioni non smentibili, perché ancorate alla realtà dei fatti. Come il club rossoblù conta di dimostrare nel corposo dossier che in queste ore presenterà alla Procura della Figc. Tecnicamente si tratta della memoria difensiva che l’allenatore e il club, chiamato in causa per responsabilità oggettiva, avevano la facoltà di produrre entro sette giorni dalla notifica dell’avvio delle indagini.

Agli occhi del procuratore federale Chinè non potevano certo passare inosservate le frasi che il tecnico aveva pronunciato il 4 dicembre nel dopopartita dello Stadio di via del Mare, quando dopo essersela presa, in realtà blandamente, con Doveri ("è un grande arbitro ma doveva far finire la partita prima") Motta si è scagliato contro l’addetto al Var Nasca. "Ne ha combinata un’altra delle sue – disse quel giorno Thiago –. Con lui il Var da strumento positivo diventa un’arma, e sempre contro le mie squadre. Con lui sono sfortunato...".

La Procura nei prossimi giorni deciderà se archiviare (molto difficile) o se procedere col deferimento (la soluzione più probabile), con annesso rischio multa o squalifica. Nell’attesa il legale del club Mattia Grassani ha preparato la memoria difensiva che già oggi sarà trasmessa all’organismo della giustizia sportiva. Nel documento è contenuta la storia dei precedenti di Motta con Nasca, a cominciare dallo Spezia-Lazio del 30 aprile 2022 in cui l’ex fischietto barese con l’occhio elettronico non vide il netto fuorigioco di Acerbi che realizzò il gol del 4-3 per biancocelesti.

Nasca affiancava anche Fourneau al Var lo scorso 27 agosto, quando in Juventus-Bologna 1-1 l’arbitro Di Bello non assegnò un macroscopico rigore ai rossoblù per un fallo di Iling-Junior su Ndoye col tacito consenso proprio del Var. Tutti fatti difficilmente smentibili, che hanno prodotto la reazione verbale di Motta a Lecce.

m. v.

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