Dopo la rete realizzata con il Verona. Van Hooijdonk, un gol per conquistare Thiago: "Mi piacerebbe giocare in coppia con Zirkzee»
"In Olanda mi muovevo al fianco di un altro attaccante. Ma capisco benissimo il mister. E il mio amico Joshua è forte".

Ancora una volta Thiago Motta ci aveva visto giusto. Parlando di Sydney Van Hooijdonk, alla vigilia della sfida con l’Hellas, si era espresso così: "Sta lavorando molto bene, ha le sue caratteristiche, che non sono le stesse di Zirkzee, ma ha aspetti molto interessanti e con il suo lavoro si sta guadagnando spazio".
La gara ha confermato in maniera nuda e cruda le parole del tecnico. Il gol certifica come l’impegno del 77 sia assoluto. Perché all’interno di una partita sofferta, trovare il gol, seguendo l’azione impostata da Fabbian e conclusa da Ndoye, trovando il tap in vincente, significa avere mentalità e fiuto.
Significa pure che i 19 gol segnati tra Eredivisie e Coppa d’Olanda con l’Heerenveen nella passata stagione non sono stati un caso. Significa anche che Van Hooijdonk è un calciatore duro a mollare: nonostante un’estate da fuori rosa, la consapevolezza di un Motta che predilige il 4-3-3 e l’esplosione di Zirkzee, risparmiato in ottica Lazio.
Ma la gara con l’Hellas ha raccontato anche altro, a partire dalle sue difficoltà. O meglio: ha raccontato come il calcio fluido e tecnico di Motta, che richiede doti tecniche, palleggio e letture e capacità di vedere e andare negli spazi non sia proprio nelle sue corde. Chiedere a Van Hooijdonk di accorciare e dialogare nello stretto con i compagni, di fare il regista offensivo alla Zirkzee, di tenere palla, neppure, tanto è vero che nel corso della gara di palloni ne ha visti e tenuti pochi.
Insomma, ha fatto fatica, dando la sensazione di essere l’uomo giusto nel posto sbagliato. Anche perché lui, in Olanda, giocava al fianco di un’altra punta. E infatti, a domanda precisa, nel dopo gara, sul fatto se possa essere adatto a giocare con Zirkzee ha fatto capire che quella sarebbe la soluzione migliore. Peccato che Thiago prediliga un modulo a una sola punta centrale.
"Io e Zirkzee siamo molto amici. Io sono felice per lui, sta facendo un grande anno. Se possiamo giocare insieme? Io penso di sì, anche perché io in Olanda ero abituato a giocare di fianco a un altro attaccante. Ma capisco il mister, che predilige il 4-3-3. E capisco il fatto che giochi Zirkzee".
Nessuna polemica. Van Hooijdonk lavora per farsi trovare pronto e per provare a inserirsi nel calcio di Thiago. E da qui a gennaio tanto il calciatore quanto dirigenza e staff tecnico avranno modo di riflettere se questa sia la soluzione ideale per tutti. O se sia meglio per Sydney cercare spazio altrove e per il Bologna cercare un vice Zirkzee con caratteristiche differenti. Di certo c’è che la serietà di Van Hooijdonk non si discute, con l’olandese che ha confermato il fiuto del gol mostrato in patria.
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