Federico con Italiano in panchina ha visto raddoppiare i suoi impegni. Tra i pali la continuità è la regola. Ravaglia vuole fare un altro step
Non solo Lukasz Skorupski: tra i pali Italiano applicherà il criterio della continuità anche alla voce Federico Ravaglia. Premessa d’obbligo:...

Federico Ravaglia, 25 anni
Non solo Lukasz Skorupski: tra i pali Italiano applicherà il criterio della continuità anche alla voce Federico Ravaglia. Premessa d’obbligo: il mercato si sa quando, e come, comincia, ma non si sa mai come possa finire. Eppure ad oggi nei piani del tecnico e dei dirigenti rossoblù c’è la volontà di affiancare per la terza stagione consecutiva a Skorupski il portiere di Castelmaggiore cresciuto nel vivaio di Casteldebole. Skorupski 34, Ravaglia 25: performance e carta d’identità disegnano chiaramente i contorni delle gerarchie tra i pali. Ma poi ci sono i numeri, che raccontano bene di come ‘Fede’ sia cresciuto all’ombra di Lukasz. Nel 2023-24, quando Motta abbatté il tabù del titolare fisso inaugurando l’idea dell’alternanza (minima, ma significativa) tra i pali, Ravaglia inanellò 8 presenze, tra campionato e Coppa Italia. La scorsa stagione, con Italiano, il ragazzo ha raddoppiato, collezionando 15 gettoni. Il più prezioso di tutti Ravaglia non lo dimenticherà mai ed è la partita da titolare giocata in Champions League il 29 gennaio nel tempio laico del Josè Alvalade, la casa dello Sporting Lisbona. Risultato finale: 1-1. Una notte da raccontare agli amici nei bar di Bologna, San Giorgio di Piano e Riccione, che è il microcosmo di un ragazzo senza fronzoli per la testa che si è già fatto bandiera di bolognesità.
Ovvio che per crescere bisogna alzare il livello delle performance, limando quei difetti che in qualche partita della sua ultima stagione in rossoblù non lo hanno reso impeccabile. Ma a 25 anni c’è tutto il tempo per farlo e lo spazio pure, tra campionato, Europa League, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Basta avere ‘Fede’.
m. v.
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