Il 10 luglio scade la clausola di uscita del colombiano. Cambio di strategia: blindare Lucumi per un’altra stagione
Il Bologna riflette su un cambio di programma: attuabile però solo dal 10 di luglio in poi, quando la clausola...

Il colombiano Jhon Lucumi, difensore centrale di 27 anni (Schicchi)
Il Bologna riflette su un cambio di programma: attuabile però solo dal 10 di luglio in poi, quando la clausola su Jhon Lucumi sarà scaduta, ammesso e non concesso che non venga esercitata nei prossimi 5 giorni.
Ad oggi a Casteldebole i vertici rossoblù, nonostante gli interessamenti di Roma, Juventus e Aston Villa, non hanno segnali di club pronti a mettere sul piatto 28 milioni di euro cash per strappare il centrale colombiano, che pure alla vigilia dell’estate pareva quello destinato a partire, anche senza clausola. Il piano originale di mercato prevedeva il tentativo di convincere Beukema a prolungare portando il suo contratto a 2,8 milioni più bonus.
Niente da fare, Beukema vuole il Napoli e ha forzato la mano. E allora, per non cambiare integralmente l’asse centrale della difesa in una sola estate, il Bologna ha in mente di trattenere il colombiano e di aprire a una sua cessione tra un anno, trattando prolungamento e adeguamento del contratto nel frattempo.
Lucumi ha il contratto in scadenza nel 2026, ma con un’opzione unilaterale a favore del Bologna, che entro la fine dell’anno può estendere il contratto fino al 2027. Ovvio, servirà il benestare di Lucumi per il prolungamento, che per ora resta alla finestra in attesa di eventi.
E siccome la volontà di calciatori e agenti pesa sempre di più, certezze ancora non ce ne sono. L’unica è che ad oggi non ci sono offerte che facciano scattare la clausola. Il Bologna si è cautelato: contatti con l’Union Berlino per Diogo Leite (26) e con il Fenerbahce per Yusuf Akcicek (19), entrambi di piede mancino. Se i prossimi cinque giorni non porteranno novità, Il Bologna attenderà il rientro di Lucumi per provare ad aprire una trattativa per il rinnovo: intanto è pronto a trattare l’addio di Erlic (più che di Casale, entrambi di formazione italiana), dato che gli arrivi imminenti di Immobile e Bernardeschi aumentano il numero di italiani necessari per lista Figc e Uefa, che conta ad oggi su Casale, Orsolini, Cambiaghi, De Silvestri ed Erlic. Ne servono almeno 4, ma l’idea è quella di un Bologna con un’anima più italiana. In caso di addio di Erlic, il Bologna potrebbe puntare sull’Under 21 del Verona Ghilardi (22) o su Idzes (24) del Venezia.
Intanto, con nonostante l’arrivo di Bernardeschi e la partenza di Ndoye non ancora definita, il Bologna potrebbe comunque puntare su un ulteriore esterno d’attacco: si tratta Rao (19), svincolato dalla Spal e Cepeda (22) del Colo Colo, dato che tanto Bernardeschi quanto Dominguez potrebbero essere studiati da Italiano anche come trequartisti in ritiro, in attesa di capire i tempi di recupero di Odgaard e la situazione di Fabbian, che piace a Lazio e Fiorentina.
Marcello Giordano
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