Il Bologna che tremare Thiago fa. La carica per la rimonta sul Milan e l’assist del calendario di marzo. Ecco perché Italiano è da Champions

La vittoria contro il Diavolo ha restituito grandi certezze e una classifica importante ai rossoblù. La Juve è a soli 5 punti e nelle prossime tre gare Freuler e compagni possono accorciare ancora.

di MASSIMO VITALI
1 marzo 2025
Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Cancellato dopo quattro mesi l’asterisco alla classifica ora al Bologna di Italiano non resta che provare ad acciuffare la Juve di Motta, tecnico aggrappato a un quarto posto che vale la Champions e, al momento, la sua problematica ‘sopravvivenza’ sulla panchina bianconera. Con una differenza fondamentale: mentre Thiago è un allenatore in acclarata crisi di gioco e risultati Italiano è un pilota in fiducia che dopo aver inchiodato all’ennesimo flop di stagione il collega Conceiçao oggi viaggia col vento in poppa del sesto posto verso un finale di campionato che sotto le Due Torri promette nuovi fuochi d’artificio.

Tra la Juve a 49 punti e il Bologna a 44 non c’è solo lo scontro diretto di maggio al Dall’Ara ma anche un cuscinetto di cinque lunghezze su cui riposa (fin troppo, visto lo 0-0 col Venezia) la Lazio di Baroni, attestata a quota 47. Juventus, Lazio e Bologna: lo sprint per l’ultima poltrona utile per la Champions (sperando che da qui a maggio l’Italia rimonti la Spagna nel ranking Uefa, eventualità difficilissima che aprirebbe a un quinto ‘slot’) è una partita a tre dove tutto può ancora succedere. Anche se, per il Bologna, sarebbe meglio che succedesse da qui alla sosta di metà marzo, vale a dire nelle prossime tre giornate.

Per dare un’accelerata al sogno Champions il calendario può infatti rivelarsi un alleato prezioso dei rossoblù. Il Bologna affronterà al Dall’Ara due delle prossime tre sfide, domani quella col Cagliari e il 16 marzo lo scontro diretto con la Lazio. In mezzo, il 9 marzo, ci sarà il viaggio al Bentegodi, trasferta mai priva di insidie, in casa del Verona. Nello stesso segmento di campionato la Juve affronterà il Verona lunedì al Bentegodi e successivamente l’Atalanta allo Stadium e la Fiorentina al Franchi, trasferta quest’ultima che, oltre a costituire un altro crocevia per l’Europa, per i bianconeri è sempre uno scomodo viaggio all’inferno.

E la Lazio? Per gli uomini di Baroni il coefficiente di difficoltà è elevato considerato che la Lazio giocherà due scontri diretti lontano dall’Olimpico, con Milan (domani) e a Bologna (il 16 marzo), intervallati dalla gara casalinga con l’Udinese. L’opportunità da cogliere per il Bologna è chiara: per tener vivo il sogno Champions tocca provare ad accorciare le distanze adesso perchè aprile, insieme alla doppia semifinale con l’Empoli, in campionato per i rossoblù proporrà un trittico da brividi con (nell’ordine) Napoli, Atalanta e Inter.

Dopodiché se allarghiamo la visione alla caccia a un generico posto in Europa le pretendenti salgono a sei: dai 49 punti della Juve ai 40 della Roma covano ambizioni continentali non solo Lazio e Bologna, ma anche Fiorentina (42 punti) e Milan (41). L’aspetto positivo della faccenda è che dei sei duellanti della panchina solo due oggi sorridono a trentadue denti: Italiano e Ranieri. Baroni accusa i sintomi di una frenatina, Palladino viaggia tra alti e bassi, mentre Motta e Conceiçao sono allenatori sulla graticola. E con tutte le frecce che oggi Italiano ha al suo arco, compresi Ferguson e Odgaard recuperati a tempo di record e un Orsolini che rappresenta quasi un lusso in panchina, il quarto posto non è una chimera.

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