Il caldo post-partita di venerdì sera. Scintille con i laziali nel tunnel. Ora si attende il giudice sportivo

Al triplice fischio di La Penna, il finale di Bologna-Lazio si trasforma in una scena da spaghetti western: insulti volano, ma non contatti proibiti. Il giudice sportivo si pronuncerà martedì sulla base del referto.

di Redazione Sport
5 novembre 2023

Panchine contro: e un bel po’ di calciatori pure. Rossoblù di qua, biancocelesti di là (con un Romagnoli particolarmente fumantino): venerdì notte il finale di Bologna-Lazio sembrava la scena di uno ‘spaghetti western’, quando un tizio entra nel saloon e volano bicchieri e pallottole. E’ successo in campo, al triplice fischio di La Penna. E una coda c’è stata anche nel tunnel che porta agli spogliatoi, infilato a grande velocità da alcuni dei protagonisti del parapiglia che era andato in scena sul rettangolo. Con l’aggiunta della presenza di alcuni dirigenti, di entrambe le sponde.

Ieri a Casteldebole spiegavano di non temere brutte sorprese in termini di squalifiche, perché non si sarebbe andati oltre le parole pesanti. Insomma: gli insulti sono volati, anche nel tunnel, ma non ci sarebbero stati contatti proibiti. "Ci sono stati atteggiamenti un po’ così da parte loro: se ci vogliono prendere in giro bene, questo è il calcio, ma noi dobbiamo essere superiori", diceva venerdì notte Provedel. Ma anche Thiago, nel dopo partita, era furibondo per le continue ‘sceneggiate’ in campo degli uomini di Sarri. In ogni caso toccherà attendere il giudice sportivo, che si pronuncerà martedì sulla base di ciò che ha scritto nel referto La Penna sulla base (anche) delle testimonianze degli ispettori Figc.

m. v.

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