Il commento. Può cambiare la classifica, non la sostanza

Marchini Il campionato del Bologna non è finito a Parma (malgrado una brutta prova e malgrado i danni del libero arbitrio)....

di GIANMARCO
27 febbraio 2025
Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

MarchiniIl campionato del Bologna non è finito a Parma (malgrado una brutta prova e malgrado i danni del libero arbitrio). E non finirà stasera. Che i tre punti vadano ai rossoblù o che vadano al Diavolo, o che non vadano a nessuno, nella migliore delle ipotesi per le dirette rivali all’Europa. Domani mattina il calendario sarà lo stesso: resteranno altre dodici partite, più la doppia semifinale di Coppa Italia. Calcisticamente parlando: un’eternità. Soprattutto per chi come Vincenzo Italiano dall’inizio non ha mai goduto del conforto del tempo. Ha dovuto incidere da subito, con una Champions che incombeva e senza gente come Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers, quest’ultimo candidato all’addio più sottovalutato del 2024-25. E Vincenzino che ha fatto? Mai un alibi. Testa bassa e pedalare. Ha ricostruito il Bologna con la forza delle idee e del lavoro: serio e ben direzionato. Scavallate le montagne di Valles, Italiano ha trovato presto la strada giusta da percorrere. E, cosa più importante e molto più difficile, su questa strada, i suoi giocatori hanno scelto di seguirlo. Questo perché il nuovo tecnico ha saputo essere prima credibile, e poi addirittura trascinante con il suo furore, con la sua voglia fortissima di un gran Bologna. Un Bologna che stasera può permettersi di guardare il Milan dritto negli occhi. Al novantesimo poi cambierà la classifica: in meglio o in peggio. Ma non cambierà la sostanza.

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