Il commento. Quanto pesa un campione del mondo
Tassi aria di Valles soffia entusiasmo nelle vele del Bologna. E con la musichetta della Champions come compagna di viaggio, è...

Tassi aria di Valles soffia entusiasmo nelle vele del Bologna. E con la musichetta della Champions come compagna di viaggio, è...
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aria di Valles soffia entusiasmo nelle vele del Bologna. E con la musichetta della Champions come compagna di viaggio, è più facile sognare a occhi aperti.
In questo clima di fiducia e ottimismo Italiano prova a trasmettere il verbo del suo calcio che ha pochi e chiari precetti: pressing alto, tanti cross dalle fasce e molti uomini a riempire l’area di rigore. Sembra una ricetta semplice ma presuppone grande preparazione fisica, movimenti corali e un quid in più che si chiama motivazione.
Chi ha più spinta psicologica avrà maggiori opportunità nel Bologna di domani. Non a caso Italiano sta valorizzando Castro e Karlsson, due giocatori che per ragioni diverse scommettono forte sulla stagione che si apre. L’argentino è uomo-gol di movimento e sembra perfetto per raccordare la fase di recupero-palla all’attacco profondo. Lo svedese unisce piede morbido e dribbling secco e non vede l’ora di riscattare il lungo esilio subito nell’era Motta. Accanto a loro spicca il giovane veterano Beukema, motivatissimo come custode della difesa, in attesa del rientro di Lucumi e del possibile arrivo di Hummels. L’olandese innamorato della Romagna sa che anche accanto a due assi della fase difensiva il suo ruolo non sarà messo in discussione.
Ma l’arrivo di Hummels potrebbe davvero sollecitare un grande salto di qualità di tutto il reparto. Campione del mondo con la Germania, cinque volte vincitore della Bundesliga, il carismatico centrale tedesco sogna di vincere la Champions, l’unico trofeo che gli manca. Con il Bologna avrebbe la certezza di giocarla, se invece finisse al Real sarebbe più vicino al traguardo. Di certo con l’esperienza internazionale che ha sulle spalle può regalare a Italiano le certezze garantite da grandi difensori come Terry, Piquet o Thiago Silva, uomini capaci di fare reparto da soli e dettare tempi di gioco ai compagni. Questo spiega perché il Bologna è disposto a pagare un ingaggio da 2,5 milioni a un quasi trentaseienne. Saputo e Sartori regalerebbero a Italiano un campione del mondo e un leader vero.
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