Il commento. Un mercato all’altezza di questi tifosi

Diecimila abbonamenti sulla fiducia. E le ultime stime parlano già di quindicimila. Un atto d’amore verso il Bologna che verrà. L’effetto Motta e’ svanito con l’addio amarognolo di Thiago ma la stagione della Champions, che torna dopo sessant’anni dall’ultima Coppa dei campioni, merita già un investimento. Neppure i rincari del 20 per cento hanno frenato la spinta del tifo nella fase preliminare della campagna abbonamenti.

E le quattro partite del girone di Champions avranno un loro carnet supplementare, un miniabbonamento sganciato dal campionato.

Ma un’annata del genere merita di riaccendere i riflettori con tutta la loro potenza. L’aspirazione deve essere altissima e il metro di paragone più eccitante è quello della stagione ‘97-‘98, un’altra era geologica e con la lira invece dell’euro. Ma l’arrivo di Roberto Baggio nel Bologna di Ulivieri porto’ con sé 26 mila tessere, un record storico segnato dal termometro dell’entusiasmo.

Oggi che il Bologna rischia di perdere le sue giovani stelle, Zirkzee e Calafiori, più che il nome di un grande campione serve un progetto credibile per attizzare gli entusiasmi: l’idea di una squadra solida e completa, con ricambi all’altezza dei titolari. Il bomber greco Ioannidis, corteggiato in queste ore, risponde all’identikit del giocatore forte e quotato, del cannoniere che può accendere la fantasia.

Ma serve molto di più per spingere il popolo tifoso a firmare la cambiale in bianco dell’abbonamento. Ci aspettiamo un mercato importante, una serie di movimenti che consegnino a Italiano un organico degno della doppia sfida campionato e Champions. I denari e la volontà di Saputo ci sono, la competenza di Sartori è indubitabile. Ecco perché mi sento ottimista. Ma il tifoso avveduto prima di pagare moneta aspetta di vedere cammello.