Il tecnico smonta la squadra spesso e volentieri: ma i risultati non cambiano per l’apporto del gruppo. Italiano tra record di punti e coop del gol. Ora c’è la Dea in Coppa Italia per fare la storia
Se si volta indietro Vincenzo Italiano rivede i giorni complicati di Valles, quando in ritiro gli mancava mezza...

Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano, 47 anni, prima stagione rossoblù
Se si volta indietro Vincenzo Italiano rivede i giorni complicati di Valles, quando in ritiro gli mancava mezza squadra e le certezze di poter replicare una stagione che tutti legittimamente etichettavano come ‘irripetibile’ non albergavano nemmeno nelle teste dei più inguaribili ottimisti.
Se guarda attorno a sé oggi Italiano tocca invece con mano ciò che nel frattempo è diventato il suo Bologna: una squadra che se anche la smonti pezzo per pezzo non cogli una sensibile differenza tra titolari e riserve. Sabato col Como l’hanno decisa De Silvestri e Fabbian, marcatori per una notte che figurano rispettivamente al quindicesimo e al diciassettesimo posto nella classifica dei rossoblù con più minutaggi in campionato.
E’ la forza del gruppo, la stessa che ha allargato a 14 i soci della ‘cooperativa del gol’. L’ultimo iscritto è stato proprio l’intramontabile ‘Lollo’, che a 36 anni in questa stagione non era ancora andato a referto lui che di zuccate decisive in rossoblù ne ha già firmate più di una nelle gestioni Mihajlovic e Motta.
A proposito di Motta: ieri Thiago, avendo la Juve battuto l’Empoli in rimonta, ha di nuovo messo la freccia in classifica. Idem la Fiorentina, vittoriosa col Genoa. Cambia poco: 37 punti dopo le prime 22 partite di un campionato di A il Bologna non li aveva mai fatti da quando si assegnano i tre punti alla vittoria.
E anche immaginando di assegnare i tre punti alla vittoria a tutti i tornei del passato, era dal 1966-67 che i rossoblù non centravano quota 37.
Tutti validi motivi per guardare negli occhi domani notte la Dea senza correre il rischio di restarne abbagliati. I quarti di Coppa Italia bussano alle porte e dopo i cammini recenti di Atalanta e Bologna viene fatto di chiedersi chi questa notte, tra Italiano e Gasperini, si addormenterà con la testa più affollata di pensieri.
Affrontare questo Bologna è diventato un mezzo incubo per tutti, a maggior ragione per un’Atalanta che sabato col Torino non ha offerto la miglior versione di sé e che arriva all’incrocio di Coppa con almeno sei assenti per infortunio: Carnesecchi, Kolasinac, Scalvini, Kossounou, Lookman e Scamacca.
Anche Italiano ha le sue gatte da pelare con i forfait certi di due pilastri come Orsolini e Ferguson, ma il suo Bologna oggi ha una capacità ‘adattativa’ agli avversari che non può essere sfuggita allo stratega Gasperini, uno che ogni volta che a Bergamo arriva il Bologna vede i sorci verdi ripensando alle due sconfitte interne in campionato contro i rossoblù di Thiago che i nerazzurri hanno rimediato nel 2022-23 e 2023-24.
Domani notte al Gewiss Stadium sarà un’altra storia. Ma la Storia, questa volta, può scriverla il Bologna.
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