Italiano, il carattere per ripartire di slancio: "Vittoria fantastica sulla spinta del Dall’Ara"

L’analisi del tecnico: "Tre punti pesanti e meritati. Adesso c’è una classifica davvero importante e ora questo passo anche in trasferta"

di MASSIMO VITALI
28 febbraio 2025
I salti di gioia di un incontenibile Italiano (Ansa)

I salti di gioia di un incontenibile Italiano (Ansa)

Vincenzo Italiano è un allenatore felice e in sala stampa non fa nulla per nasconderlo. Ha conquistato una vittoria col Milan che al Dall’Ara mancava da ventitré anni, ha vinto in rimonta e ha messo la freccia in classifica su una teorica pretendente diretta alla Champions League (forse non più da ieri sera). "La nostra classifica era già bella ma con questi tre punti si è fatta davvero importante", dice il tecnico rossoblù. Che plaude a un Bologna "che ha vinto con merito, mettendo in campo ancora una volta una grande reazione".

Spiegazione a seguire: "Il Milan è una squadra forte, fatta di tanti campioni, che in campo aperto può farti male. Noi l’abbiamo affrontata nel modo giusto, correndo pochi rischi, ma quando vai sotto contro avversari del genere rischi di compromettere in modo definitivo la partita. Invece siamo stati bravi a non mollare e a tenere viva la partita: ribaltare il risultato stasera non era semplice".

Nulla è semplice per questo Bologna: ma tutto gli riesce. Anzi no: qualcosa non gli riesce ancora. "Se vogliamo fare un finale di stagione importante – osserva Italiano – dobbiamo replicare questo genere di prestazioni anche lontano dal Dall’Ara. Qui è diverso, c’è la spinta fantastica della nostra gente che ci dà una grande mano. Ma, lo ripeto, se vogliamo continuare ad andare forte dobbiamo essere gli stessi anche in trasferta".

Nessuno è perfetto, ma qualcuno ci va vicino: vedi alla voce Ndoye. "Dan sta bene e si vede – ammette Italiano –. Ma vale per lui quello che ho detto per la squadra: deve avere la stessa mentalità anche in trasferta". Note speciali di merito per i subentrati nel finale: Odgaard, Cambiaghi e Dallinga.

"Ho tirato il collo finché ho potuto a Ferguson, Dominguez e Castro – aggiunge –. Ma alla fine erano stanchi e bisogna pensare che domenica alle 15 siamo di nuovo in campo col Cagliari. Per questo era importante trovare nuova linfa dalla panchina ed è quello che Odgaard, Cambiaghi e Dallinga ci hanno dato nel finale".

E’ una vittoria che pesa. E che arriva dopo la bella notizia, almeno sulla carta, di una Juventus eliminata dall’Empoli in Coppa Italia: dunque toccherà ai toscani sfidare i rossoblù in semifinale. Un passo alla volta, predica Italiano. "Alla Coppa Italia penseremo quando arriverà il momento – prosegue –. Faccio solo notare che affronteremo un Empoli che ha eliminato Torino, Fiorentina e Juve".

Domenica però è di nuovo campionato, col Cagliari al Dall’Ara. "Capite bene che i tempi di recupero per chi ha giocato molti minuti oggi sono davvero minimi – dice –. Per questo è importante avere un gruppo in cui tutti quelli che entrano dalla panchina, anche con pochi minuti a disposizione, si fanno trovare pronti".

Chiusura con la spiegazione del perché della scelta De Silvestri. "Era una scelta che avevo programmato ancor prima di Parma. Calabria non giocava da molto tempo e adesso deve recuperare anche in vista della gara col Cagliari". Turnover annunciato.

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