Jens si è fatto male a Bergamo, nella sfida di Coppa Italia con l’Atalanta. Da quel momento solo una vittoria, un pari e una sconfitta per la squadra di Italiano. Odgaard, l’ingranaggio che manca alla macchina rossoblù
Quando Vincenzo Italiano in queste settimane disegna il suo Bologna sul campo e si ‘accorge’ di non poter collocare la...

La disperazione del danese Jens Odgaard sul campo dell’Atalanta (Ansa)
Quando Vincenzo Italiano in queste settimane disegna il suo Bologna sul campo e si ‘accorge’ di non poter collocare la pedina Odgaard nel punto forse più strategico del suo scacchiere inevitabilmente ha un moto di disappunto. Nel suo Bologna nessuno è davvero imprescindibile.
Ma l’ultimo Odgaard, quello che lo stesso Italiano a metà ottobre ebbe la felice intuizione di collocare a ridosso di Castro nel 4-2-3-1 ritagliandogli un ruolo uno e trino (trequartista, seconda punta e primo marcatore quando riparte l’azione altrui) nell’economia rossoblù oggi non ha un peso specifico inferiore a quello che può mettere sul piatto, in difesa, il muro Beukema-Lucumi.
Odgaard infortunato che manca alla causa da tre partite è una ferita che anche al Tardini ha fatto sentire i suoi effetti. Senza il suo instancabile apporto Castro è stato spesso costretto a uscire dall’area arretrando il suo raggio d’azione quel tanto che basta per mettersi nella condizione di non farsi trovare quasi mai sulla zolla del ‘nove’.
La verità è che Odgaard da quattro mesi a questa parte ha cambiato in meglio il modo di giocare dei rossoblù, divenendone l’equilibratore.
Il suo ko muscolare in Coppa Italia con l’Atalanta datato 4 febbraio ha privato Italiano del suo apporto nelle sfide di campionato con Lecce, Torino e Parma.
Bilancio del Bologna orfano di Odgaard: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Poco per costituire un trend. Da questo punto di vista si spera di cambiare registro già a partire dalle sfide con Milan e Cagliari, altre due gare che il danese alle prese con una lesione del bicipite femorale sinistro sicuramente salterà.
Da lì in poi Italiano pregherà a mani giunte di riavere in gruppo il suo attaccante operaio. Non è un caso che Odgaard da quel Genoa-Bologna 2-2 datato 19 ottobre abbia indossato per 15 partite consecutive una maglia da titolare in campionato.
E’ in questo lasso di tempo che Jens il Vichingo ha portato alla causa il bottino prezioso di 4 gol e 2 assist, più quel lavoro di raccordo tra i reparti, di sostegno al centravanti e di primo pressing che ha un valore, per l’appunto, inestimabile.
Odgaard, peraltro, proprio in questo mese ‘festeggia’ un anno esatto di Bologna. Nel febbraio di un anno fa, proveniente dal pianeta Az Alkmaar, firmò subito due gol lampo con Lecce e Fiorentina.
Quello però era l’Odgaard arma di scorta per i minuti finali. Nulla a che vedere con il titolare fisso di oggi.
m. v.
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