Kristiansen senza limiti: "Con Motta sarò mondiale"
Presentato ufficialmente il difensore danese subito in feeling con il mister "Sono un terzino flessibile, in campo mi piace leggere il gioco" .

Kristiansen senza limiti: "Con Motta sarò mondiale"
Tre allenatori cambiati in una sola, disgraziata stagione. Il quarto, arrivato a giugno, che lo ha spinto a levare le tende dall’Inghilterra. E il quinto che a Casteldebole lo ha accolto a braccia aperte, perché anche dalle prime parole si capisce in fretta come Victor Kristiansen incarni il prototipo del calciatore ideale di Motta.
"Penso di essere un ragazzo intelligente, a cui in campo piace leggere il gioco – dice di sé il nazionale danese –. Parto sulla fascia, ma sono aperto a rivedere la mia posizione perché nel calcio moderno non si può essere statici. In campo mi muovo molto e posso interpretare anche altri ruoli". Bingo: è il ritratto perfetto di ciò che Thiago chiede al proprio terzino sinistro. Ricordate? Un anno fa il tecnico italobrasiliano impiegò un girone intero a plasmare Cambiaso, insegnandogli movimenti inusuali per un terzino: un bagaglio di conoscenze che al ragazzo di Genova è tornato utile oggi nella Juve di Allegri.
Perché a Motta non piace il terzino che percorre la fascia nelle due direzioni crossando e difendendo. O meglio: quella è la base, ma per sedurre Thiago serve altro. Per questo in estate l’allenatore rossoblù ha depennato dalla lista dei possibili arrivi Terzic e Doig, che a suo dire non possedevano l’educazione tattica per diventare terzini ‘di costruzione’. E allora Kristiansen, vecchio pallino di Casteldebole. "Seguivamo Victor dalla scorsa estate – ha rivelato ieri il diesse rossoblù Marco Di Vaio – perché nei nostri piani doveva essere lui il successore di Hickey".
A luglio 2022 non si trovarono le condizioni per chiudere l’affare e a gennaio sul ragazzo è piombato il Leicester, che ha messo sul piatto 17 milioni acquistandolo dal Copenhagen. L’anno a Leicester è stato travagliato: tre allenatori cambiati e alla fine la retrocessione in Championship.
Ma è l’arrivo dell’ex rossoblù ‘Enzino’ Maresca sulla panchina delle ‘Foxes’ che ha indotto Kristiansen a fare le valigie. Perché essere flessibili sì, ma non al punto da trasformarsi da fare harakiri.
"Da laterale di una difesa a quattro mi sarei dovuto trasformare in centrale di sinistra di una difesa a tre – dice Victor –. Ma così facendo avrei perso il posto in nazionale: per questo quando mi ha cercato una squadra come il Bologna, con un bel progetto e una difesa a quattro, ho subito accettato". Lui ha accettato subito, il Leicester invece ha dato vita a un braccio di ferro con Sartori durato settimane. Alla fine Kristiansen è arrivato in prestito con un diritto di riscatto fissato a 14 milioni. Una fortuna: quasi come quella di trovare un demiurgo come Thiago. "Con questo allenatore posso crescere tanto, fino a diventare un terzino sinistro di livello mondiale", azzarda Kristiansen. L’autostima non gli manca ma poggia su solide basi: col Cagliari, al debutto, è stato il migliore in campo.
"Stadio bellissimo – taglia corto lui – ma la cosa più importante è che sia arrivata la vittoria. Siamo un gruppo giovane e forte, ma ragioniamo partita per partita". Anche questo piacerà a Motta.
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